Dalla Striscia di Gaza a Striscia la notizia. Distrazione di massa per scontri segreti

Israele si appresta ad attaccare la parte Nord della Striscia di Gaza, la portaerei nucleare Gerald Ford, l’arma “fine di mondo” della potenza militare americana è andata ad affiancare la Eisenhower nel Mare Nostrum. Il fronte orientale ucraino è in tensione permanente, Zelensky ha cercato munizioni in tutto l’Occidente trovando riserve scarse ed in esaurimento. Gli occhi sono puntati su Tehran, teocrazia sciita, punto nevralgico dello scontro Oriente-Occidente dalla cacciata dello Scià di Persia. La Striscia di Gaza è solo una scusa, nonostante le innumerevoli vittime civili, per uno scontro ideologico ed economico retrostante.

Ma noi in Italia abbiamo un’altra Striscia, quella della Notizia di Antonio Ricci, che anch’essa è una distrazione di massa per retrostanti scontri. Ricci annuncia altri fuori onda terra aria, come i missili di Hamas, che sono di settembre, e quindi sicuramente già conosciuti alle fonti interessate. Quali ricatti, complotti come quelli adombrati dalla Premier, trattative sconfessate da Donzelli, sono retrostanti alla vicenda Striscia-Giambruno?

C’è una corda tesa tra Mediaset ed il governo? Su cosa? Sul tetto alla pubblicità, su tasse di successione, su altre scelte pubbliche che possono danneggiare o favorire l’ex impero Berlusconiano?

Sembra che la neverending story di un paese non sia morta con il fondatore dell’azienda e di FI, ma prosegua con i figli, come Scajola a loro insaputa si apprestano a riferire. Sicuramente ci sono state telefonate, sicuramente non era utile alla Premier questo attacco personale, a meno di non dare adito alle parole della sorella capo partito Arianna che questo gossip fa crescere voti.

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C’è un fronte di guerra interno tra Marina e Giorgia le due regine del Paese? Sembra un Trono di Spade in un momento in cui si dovrebbe essere molto seri per gli scenari strategici ed economici. È una guerra tra donne, tra sorrisi di circostanza e aspidi nascoste? È la vendetta postuma del Beneamato Padre della Patria Fininvest?

Certo lui non voleva essere messo così da parte in maniera tranchant, e secondo lui irriconoscente, dai giovani Meloni e Salvini. Ancora ricordiamo il “pizzino” di Silvio in Senato che stava per affossare la legislatura nascente. Ma non saranno gli affetti ancestrali la causa del dissidio. Perché se la televisione che dovrebbe essere di sponda ad un governo di centrodestra, in cui siede il partito finanziato dalla stessa, non da una legittima notizia politica o di cronaca, ma tira fuori un gossip di tale portata, comportandosi come Corona, c’è un chiaro scontro al di là di qualunque smentita. Anche perché i fuori onda non erano freschi, ma in freezer.

Cosa comporterà questo dissidio, e se, e come, verrà ricomposto riguarda la maggioranza e quindi il governo del Paese. Per cui le domande alla Premier non sono di gossip ma di politica.

Lei si è difesa prontamente con un Tweet fine di Storia. Ma evidentemente il problema non è l’incauto Giambruno. Questa storia non l’hanno scritta i pubblicitari di Esselunga, ma qualcuno molto più smaliziato.