La figura di merda a livello internazionale è netta. Le frasi, il tono, l’atteggiamento, ma soprattutto questa primitiva e ancestrale toccata continua del cosiddetto “pacco” ci denota come italiani tutti, altro che le corna di Berlusconi che fecero il giro del mondo. Perché le frasi possono essere interpretate, girate e rigirate, anche se queste erano esplicite, ma il gesto di esibire il pacco è un linguaggio Internazionale, pure un sudcoreano lo capisce. Per fortuna di Giorgia il mondo ha altri problemi attualmente, in un momento di tregua saremmo stati la barzelletta del pianeta. Perché una cosa deve essere chiara a tutti. Il problema è si di Giorgia, a livello privatistico e familiare, ma per le caratteristiche di mediaticità della vicenda la figura ridicola è dell’italiano in quanto tale.
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Un maschio involuto, allo stato brado, incapace dell’evoluzione della specie sul piano culturale. Una specie di Homo Erectus in tendenza speranzosa erettile. Mentre la donna progredisce dalla visione familistica, però molto suggestionata dalla destra al potere, a ruoli apicali massimi, il maschio italico rimane alla clava e agli attributi fisici e non intellettivi. Come soffriamo di dispersione scolastica e di analfabetismo di ritorno, così involviamo sul piano culturale e sociale. Certo ai tempi di Andreotti o Tito Stagno non c’era tutta questa mediaticità, questo vivere sotto i riflettori ed il giudizio della ghigliottina del web. Forse anche Frajese si toccava il pacco, ma non ci giureremmo, per l’eleganza della persona, nonostante si fosse sposato la Lotar e non una Premier. Siamo ancora a pizza, mandolino e gemelli in bella vista, questa è l’immagine dell’italiano all’estero. Noi mandiamo i nostri figli nelle università straniere, alcuni tornano con titoli cattedratici ma basta un nulla per precipitare nel ridicolo. La legge del web a livello globale non perdona e difficilmente si può cancellare.
Giorgia, se potete, lasciatela stare, poverina, ha già un pacco di fatti suoi.
