In un momento cruciale per la sicurezza europea, Elly Schlein sta cercando di trascinare il Partito Democratico in una direzione ideologica e propagandistica estremamente rischiosa. La sua insistenza sulla difesa europea è un tentativo mal ponderato per abbandonare gli impegni presi in passato di destinare almeno il 2% del PIL alla difesa nazionale. Questo obiettivo, stabilito nel 2014 sotto la presidenza di Barack Obama, rappresenta un obiettivo cruciale per la sicurezza europea, soprattutto alla luce dell’aggressione russa in Ucraina.
infatti, come sottolineato da Vittorio Emanuele Parsi “Proprio l’obiettivo di una comune difesa europea sarebbe invece la ragione per cui Schlein invita a indebolire la Difesa nazionale, con il nobile scopo però di “sfidare i governi che sono sempre stati gelosi di una Difesa statale”. Un ragionamento che se applicato ad altri comparti ne provocherebbe la paralisi. Allora perché non smettere di emettere titoli di stato nazionali, per stimolare i governi gelosi di un debito pubblico nazionale ad accelerare sul percorso degli Eurobond?.”
La difesa dell’Ucraina è stata una manifestazione concreta di europeismo, con l’Ucraina che combatte per proteggere la sua sovranità e avvicinarsi all’Unione Europea, fungendo così da baluardo cruciale nella difesa dell’Europa contro la minaccia russa. Gli aiuti militare e non dovrebbero essere un impegno senza ombra di dubbio per tutti i leader europei.
Tuttavia, la proposta di Schlein mette a rischio la difesa nazionale italiana in nome di un’illusoria “difesa europea”. Questo è un rischio che non possiamo permetterci di correre. L’Italia deve mantenere una difesa nazionale forte, in grado di proteggere i suoi interessi e garantire la sua sicurezza.
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Inoltre, la proposta di Schlein ignora il fatto che una difesa europea non dovrebbe compromettere l’efficacia della NATO. Dobbiamo lavorare insieme all’interno di alleanze consolidate per garantire la nostra sicurezza, invece di indebolirle. L’idea di un’Europa con forze armate completamente integrate è un’illusione che richiederebbe una trasformazione radicale dell’Unione Europea in uno stato federale, un’idea estremamente improbabile e impopolare.
La sfida lanciata da Schlein di “rompere il tabù del disarmo” è fuori luogo in un mondo in cui Russia e Cina stanno aumentando in modo significativo le loro spese militari. Abbiamo bisogno di rafforzare la nostra difesa, non indebolirla.
La sicurezza del nostro paese è in gioco, e dobbiamo affrontare queste sfide con responsabilità e concretezza, evitando di seguire percorsi ideologici che mettono a rischio la nostra nazione.