I sovranisti forti nei sondaggi ma sgonfi nelle urne in Spagna. Si è verificato un pareggio tra centrodestra e centrosinistra con in mezzo la complicata esistenza degli indipendentisti catalani. La Spagna ha tramite i suoi massimi organi giurisdizionali chiesto l’arresto di Puigdemont, che ha perso l’immunità da europarlamentare per voto del parlamento di Strasburgo. Difficile si possa trattare l’ingresso in coalizione dei catalani, i quali chiedono l’immunità per i loro leader. Di fatto l’ago della bilancia è un latitante. Noi paesi latini non ci facciamo mancare mai niente. Certo che Vox invece di crescere, come da aspettative meloniane, ha perso seggi, in parte ma non del tutto recuperati dal partito popolare che ha cannibalizzato le posizioni identitarie di Abascal.
Il Partito Popolare e Vox: un flirt pericoloso per l’Europa
Sanchez con un doppio e rischioso avvitamento casca in piedi, addirittura aumentando, se pur di poco i seggi. Il centrodestra spagnolo, speranzoso della vittoria, oggi si spacca fragorosamente per volontà di Vox. Ora l’opzione più concreta è il ritorno al voto. A meno che i maggiori partiti europei, quello popolare e quello socialista, non convincano gli affiliati spagnoli a fare una Gran Coaliciòn sul modello Ursula. Ma ci potranno riuscire? La grande coalizione è un modello tedesco, che guarda con estrema concretezza agli interessi nazionali, o alla nazionalizzazione degli interessi del sistema economico tedesco. Sono cose per Sassoni, freddi e calcolatori, razionali. Tutto il contrario dei paesi latini, degli spagnoli in particolare, gente “caliente” da slogan forti e ultimativi, fine di mondo, massimalisti sia a destra che a sinistra. La Catalogna comunque sarà ago della bilancia, e questo ci porta a pensare all’Italia se passasse l’autonomia differenziata. Un ricatto facile, come lo stigmatizza proprio il sovranista Abascal. Se la strategia dell’erosione di Salvini cambiasse passo, la crisi oggi del centrodestra spagnolo influenzerebbe la politica italiana, dopo le europee si intende.
