Santanchè: “Sanzioni danneggiano noi”. Le bombe invece uccidono gli ucraini

“In questa guerra c’è chi ci guadagna e chi ci perde e noi siamo quelli che ci perdono di più”.

Daniela Santanchè, esponente di Fratelli d’Italia, ieri sera a Carta Bianca ha dato di nuovo sfoggio di tutto l’egoismo di cui è intrisa la destra che rappresenta e che mette sullo stesso piano le difficoltà delle imprese, che vanno certamente sostenute e aiutate, e la tragedia immane degli ucraini. Di cui, secondo la Snatanchè, non dovremmo curarci perché “non ci conviene”. Girarsi dall’altra parte, non sanzionare Putin, insomma, come negli anni ‘30 si fece con Hitler, lasciando che compisse l’orrore più grande mai conosciuto dalla storia.

“Un presidente del Consiglio non dovrebbe dire di scegliere tra l’aria condizionata e la pace, è una sintesi sbagliata – afferma ancora la Santanchè -. C’è il tema di un lockdown energetico in cui a pagare è il sistema produttivo. Dobbiamo stare attenti che le sanzioni invece di colpire Putin colpiscano le nostre imprese”. E chissenefrega se in Ucraina, alle porte dell’Europa, migliaia civili muoiono sotto le bombe e tra le violenze di Putin.