Bambini come scudi umani, fosse comuni, corpi ritrovati con le mani legate. Uno spettacolo atroce quello lasciato dalle truppe russe in ritirata nella martoriata città di Bucha. Il Guardian riporta che testimoni accusano i soldati russi di aver usato i bambini ucraini come «scudi umani» sui loro mezzi per proteggere i loro spostamenti durante la ritirata dalla capitale ucraina e in altre zone del Paese.
Il procuratore generale dell’Ucraina sta raccogliendo le testimonianza in un dossier: si parla di passeggini piazzati davanti ai carri armati nel villaggio di Novyi Bykiv, vicino Chernihiv, 100 miglia a nord di Kiev. È stato inoltre raccontato che i bambini sono stati presi come ostaggi in una serie di punti caldi del conflitto in tutto il Paese per garantire che la gente del posto non fornisse le coordinate dei movimenti del nemico alle forze ucraine.
«Casi di utilizzo di bambini come copertura sono stati registrati nelle regioni di Sumy, Kiev, Chernihiv e Zaporizhzhia», ha affermato Lyudmila Denisova, difensore civico dei diritti umani dell’Ucraina. Il sindaco di Bucha, Anatoly Fedoruk, denuncia:«Ci sono quasi 300 persone sepolte in fosse comuni». E nella stessa città almeno 20 corpi in abiti civili sono stati trovati in strada: uno dei cadaveri aveva le mani legate, a quanto testimoniato da giornalisti sul posto.