Orban e l’ignoranza democratica di Giorgia Meloni

Non è solo il voto contrario, scontato, il problema. Non è l’opposizione di Fratelli d’Italia e Lega alla risoluzione approvata ieri dalla plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, con 433 sì, 123 no e 28 astensioni, risoluzione che sancisce “lo smantellamento sistemico dello Stato di diritto in Ungheria” e la trasformazione del paese di Viktor Orban in “autocrazia elettorale”. E’ l’ignoranza democratica di Salvini e Meloni il problema, è quello spasmodico sforzo a considerare “democrazia” un sistema in cui sì, si svolgono le elezioni, ma dove manca totalmente il rispetto delle norme e degli standard democratici.

A ispirare la risoluzione, la virata sempre più autoritaria di Orbán che viola i valori fondanti della UE, al punto che la Commissione rifiuta di approvare il Pnrr ungherese (6 miliardi di euro). Gli eurodeputati chiedono a Bruxelles di non approvarlo ed escludere Budapest anche da altri fondi Ue. Secondo l’agenzia Reuters, come riporta Avvenire, domenica la Commissione dovrebbe raccomandare la sospensione del 70 per cento dei fondi di coesione (in totale a 22,5 miliardi di euro) destinati all’Ungheria, in base al regolamento che lega i fondi Ue al rispetto dei valori fondamentali. Tuttavia Budapest potrebbe lunedì proporre un pacchetto di riforme nella direzione chiesta da Bruxelles, in un tentativo estremo di non perdere fondi essenziali per il Paese.

Manco a dirlo, Giorgia Meloni ha gridato allo scandalo. “Tutti i partiti ungheresi, si sono indignati per questo documento, anche quelli che si oppongono a Orban. È una dittatura davvero?” dice la leader di Fratelli d’Italia. “La sinistra non mi pare che sia storicamente nazionalista – aggiunge – eppure sono tutti d’accordo sul fatto che vivono questa vicenda come una discriminazione. Orban ha vinto le elezioni, più volte anche con ampio margine, con tutto il resto dell’arco costituzionale schierato contro di lui: l’Ungheria è un sistema democratico. Dopodiché, i modelli dell’est sono diversi dal nostro? Sì. E questo perché fino agli anni ’90 li abbiamo abbandonati sotto il giogo sovietico, ora dovremmo dare loro una mano”.

Il problema vero, e questa ennesima dimostrazione della sudditanza della Meloni a Orban lo ribadisce, è che la presunta futura presidente del Consiglio ignora cosa voglia dire democrazia. Perché democrazia, cara Meloni, non è solo avere i numeri e vincere elezioni. Democrazia è un sistema di valori liberali che vanno onorati e rispettati. Cosa che – ma lei fa finta di non saperlo, o peggio ancora lo sa e le sta bene così – non accade affatto nell’Ungheria di Orban.