Matteo Salvini come i maccartisti

di Marco Mensi 

Durante gli ultimi giorni ho avuto modo di rivedere un bel film di George Clooney “Good Night and Good Luck” che denuncia il maccartismo e la “caccia alle streghe comuniste” nell’ America degli anni cinquanta. La pellicola racconta la storia del giornalista Edwuard Murrow che ogni settimana
presentava sulla rete CBS il suo programma di intrattenimento “Person to Person” dove non mancava di attaccare e di screditare il senatore repubblicano Joseph MacCarty che aveva stilato vere e proprie liste di proscrizione che includevano attivisti del movimento dei diritti civili, attori e registi cinematografici tutti accusati di essere iscritti al partito comunista e di sabotare le istituzioni americane.

Queste accuse erano molto spesso false ma venivano utilizzate da Mcarty per accrescere la sua popolarità e per fargli coltivare l’idea di candidarsi alla presidenza del paese. Tutto questò andò avanti sino a quando Mccarty non venne completamente screditato e messo da parte, ma nel frattempo la vita di molte persone era stata distrutta.

Non mi sembra azzardato, quasi sessant’ anni dopo, il paragone tra il senatore americano e il leader leghista Matteo Salvini che utilizza in continuazione fake news e soprattutto ha lanciato una vera e propria campagna contro l’ immigrazione solo per cercare di accrescere il proprio consenso e quello del suo partito.

Matteo Salvini ci racconta che gli immigrati starebbero invadendo l’ Unione Europea quando i dati ufficiali dicono invece che su mezzo miliardo complessivo di abitanti, solo il 4% è extracomunitario (e anche contando gli immigrati clandestini siamo ampiamente al
di sotto del 10%). Sempre Salvini accusa gli immigrati di portare esclusivamente delinquenza nel nostro paese, quando invece la maggior parte degli extracomunitari lavora onestamente e se
così non fosse città come Genova, Milano e Roma dove risiedono decine di migliaia di migranti si troverebbero in una situazione di guerra civile permanente.

Ma il capitano leghista vuole soffiare sulla paura degli italiani e raccogliere un facile consenso diffondendo un’ idea sbagliata che però, proprio come nell’ America degli anni cinquanta, trova una forte approvazione tra gli elettori che hanno paura di perdere le loro sicurezze e le loro certezze, sempre più disorientati anche da mass media compiacenti.E per tale convinzione dobbiamo incolpare quella sinistra che per grande parte della sua storia si è dimenticata di difendere la legalità e di tutelare la sicurezza dei cittadini, consegnando agli italiani un’immagine sbagliata del nostro paese.

Per questo motivo nasce la Buona Destra, per porre fine alle bugie sovraniste e per trasformare l’immigrazione da apparente problema a imprescindibile risorsa per l’ Italia, ma contemporaneamente anche per tutelare la legalità e la sicurezza dei cittadini con il massimo rigore e la massima fermezza.