L’europeismo ucraino che fa bene all’Europa

Durante il suo secondo incontro a Kyiv, il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha ribadito il suo impegno a sostenere l’Ucraina nel suo cammino verso la sicurezza e l’indipendenza, affermando con forza: “Più l’Ucraina diventa forte, più vicina diventa la fine dell’aggressione russa.”

La visita di Stoltenberg, insieme ai ministri della Difesa francese e britannico, ha acceso speranze di sviluppi significativi, lasciando intendere che un momento importante fosse in arrivo.

Stoltenberg ha confermato il supporto incondizionato della NATO all’Ucraina, affermando che mentre la Russia può porre fine al conflitto in qualsiasi momento, l’Ucraina è costretta a difendersi. Ha anche sottolineato l’importanza di affrontare insieme l’inverno, proteggendo le infrastrutture costantemente prese di mira dalle forze russe e rafforzando la difesa aerea ucraina.

Un punto cruciale dell’incontro è stata la richiesta dell’Ucraina di aerei, soprattutto dalla coalizione degli F-16, per rafforzare la difesa aerea e ripristinare l’accesso al Mar Nero, considerato vitale per l’economia ucraina. Questa richiesta è stata una costante sin dall’inizio dell’invasione russa, e la formazione della “coalizione degli F-16” in primavera aveva alimentato le speranze di un miglioramento significativo nelle capacità di difesa aerea dell’Ucraina. Come sottolineato da un esperto del ministero della Difesa, questa richiesta di aerei da combattimento è fondamentale “per la nostra strategia di difesa delle infrastrutture” e potrebbe avere un impatto diretto sul ripristino dell’accesso ucraino al Mar Nero, che non è solamente di interesse regionale, ma rappresenta una via vitale per l’economia ucraina.

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L’aspirazione dell’Ucraina a diventare membro dell’Unione Europea è diventata un elemento centrale della sua politica estera. L’Unione Europea non è vista come una semplice destinazione geografica, ma come un faro di valori democratici e prosperità economica. Gli ucraini hanno lottato per questa prospettiva europea sin dalla Rivoluzione del Maidan nel 2013, dimostrando un forte impegno e, a volte, affrontando sacrifici significativi. La loro determinazione europeista non è solo una mera aspirazione, ma anche una componente cruciale della loro difesa contro l’aggressione russa. L’Ucraina vede nell’allargamento dell’UE un significato profondo, poiché non è solo un vantaggio per il paese candidato ma anche per l’UE stessa. Stanislav Secrieru, consigliere per la Sicurezza nazionale della presidenza moldava, sottolinea che è una decisione necessaria per la sicurezza dell’intera Europa.

Ihor Zhovkva, vicecapo dell’Ufficio del presidente Zelensky, ha ribadito l’importanza dell’adesione all’UE per l’Ucraina, sottolineando che la voce dell’Ucraina è ascoltata attentamente tra i paesi europei. Nonostante alcune sfide e ritardi nelle riforme necessarie all’interno dell’UE, l’Ucraina è determinata a superarle, consapevole delle complesse discussioni e delle rivalità interne che hanno caratterizzato l’allargamento dell’UE in passato. Zhovkva avverte che Kyiv “sta già patendo” a causa di alcune di queste rivalità, come il blocco delle importazioni dei prodotti agricoli ucraini da parte di alcuni paesi dell’Europa orientale, come la Polonia, senza un accordo comunitario. Tuttavia, l’Ucraina è decisa a superare tali ostacoli per garantire un futuro europeo più sicuro e prospero.

L’Ucraina continua a lottare per la sua indipendenza e a cercare l’adesione all’UE, con il sostegno della NATO e una determinazione incrollabile. L’aspirazione dell’Ucraina all’Europa è destinata a rimanere al centro dell’agenda geopolitica e diplomatica per il futuro, con la richiesta di aerei da combattimento e il desiderio di adesione all’UE che guidano la sua ricerca di sicurezza e prosperità durature.