Divertissement: “considerazioni” di un reazionario

                                                      

Di un paio di cose possiamo dirci certi: le grandi predicazioni religiose e morali non hanno mai sortito effetto alcuno sull’umanità e, soprattutto, la grande illusione economicistica liberale e socialista che il benessere economico avrebbe migliorato il genere umano ha ricevuto dalla storia le dure repliche che sono sotto gli occhi di tutti. Allora perché insistere con la “religione” dell’economia?

Non nego che, per evitare perniciose rivolte, sia necessario garantire un livello minimo di sussistenza a tutti, ma fermiamoci lì, basta che la plebe non muoia di fame.

Tutto è nato con la pretesa della borghesia mercantile di dire la sua anche in politica. La borghesia aveva bisogno di piegare la politica alle sue esigenze economiche: per farlo ha cominciato a togliere legittimità alla sovranità del monarca abolendo la sua investitura divina. L’inizio della fine!

Non solo: ha preteso che il suo residuo potere derivasse dalla volontà del popolo, e poi, l’appetito vien mangiando, ha preteso di affidare i tribunali a suoi rappresentanti e ha addirittura voluto istituire dei luoghi, i parlamenti, deputati alla soddisfazione degli interessi mercantili borghesi.

Non paghi, nonostante comprensibili resistenze, i borghesi progressisti hanno preteso il suffragio universale, istituto che chiunque abbia un po’ di sale nella zucca giudicherebbe una emerita corbelleria.
Affidare il governo di un paese, questione come tutti sanno assai delicata, alla volontà di rappresentanti scelti dal popolo è pura follia!

L’aver fatto irrompere le masse nella storia ha portato alla definitiva disintegrazione dell’umanità.

Demagoghi senza scrupoli hanno preteso in un crescendo insensato, condizioni di lavoro più umane, pensione, assistenza sanitaria, istruzione per tutti, alloggi popolari per gli indigenti. Basterebbe soffermarsi sui due istituti della pensione e dell’assistenza sanitaria generalizzata per comprendere i motivi per cui i conti dello stato siano andati a carte quarantotto.
La pensione presuppone cittadini così scriteriati da non essere riusciti a mettere da parte, da soli, qualcosa per la vecchiaia.

Aveva comunque un minimo di senso quando le aspettative di vita erano basse e si poteva ipotizzare che il pensionato sarebbe vissuto al massimo cinque anni.
Ora chi va in pensione può ricevere la pensione anche per trent’anni, ottenendo così l’indebito guadagno di ricevere molto di più di quanto effettivamente versato.
Della reversibilità meglio tacere.

Possibile che progressisti e conservatori non ragionino su queste semplici evidenze? E l’assistenza sanitaria? Come si possa pensare ad un’assistenza universale con i costi esorbitanti raggiunti dalle attuali cure ospedaliere è incomprensibile.

Può il pagamento di un misero ticket mettere al riparo i malati da comprensibili scrupoli di coscienza?

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Altro tema l’ecologia: ora anche le classi popolari pretendono di riscaldarsi d’inverno e di raffreddarsi d’estate, di muoversi con mezzi propri, di andare in vacanza, di mangiare bistecche, salmone e primizie ortofrutticole.

Basterebbe eliminare simili lussi per dare una svolta ecologica alle nostre società.
Senza dire che la diffusione di una sana povertà comporterebbe la chiusura della maggior parte degli stabilimenti inquinanti ed il capitalismo fatalmente soccomberebbe.

Sull’istruzione me la caverò con la battuta di George Bernard Shaw: ”Ho dovuto interrompere la mia istruzione per andare a scuola”.

Risultato dell’istruzione è che oggi per fare il poeta o il filosofo pretendono il diploma di laurea. Quanto al problema dell’immigrazione mi sembra di ricordare che ai tempi del colonialismo eravamo noi ad andare casa loro.

Anche gli omosessuali vogliono sposarsi e addirittura procreare: un tempo tali diversivi sessuali erano riservati ad ecclesiastici e ad artisti, non certo a piccolo borghesi con sogni romantici.
E le donne che pretendono l’orgasmo? Non c’è più argine al ridicolo.

L’inizio del fondo abbiamo iniziato ad intravederlo quando una principessa britannica chiese il divorzio perché non era felice: avete capito bene, la futura regina d’Inghilterra, come una qualsiasi commessa, pretendeva la felicità… e ha fatto la fine che conosciamo.

Alla luce di queste considerazioni vi domando se non avesse ragione Pio IX: che col suo Sillabo ci aveva ammonito sui pericoli mortali insiti nella modernità.
Ultima considerazione: come religione di stato perché non scegliere il “giudaismo”?
Unica figura adatta ad essere venerata dal genere umano: Giuda il “presunto” traditore.

Finiamola una buona volta con le nostre ipocrisie.