L’Europa che conta: Londra rientra nei programmi Horizon e Copernicus

Nel panorama post-Brexit, i negoziati e le discussioni tra il Regno Unito e l’Unione Europea hanno spesso dominato l’agenda politica e mediatica. È notizia di ieri che il governo britannico, guidato da Rishi Sunak, e la Commissione Europea, sotto la guida di Ursula von der Leyen, hanno trovato un accordo storico. Questo permetterà al Regno Unito di rientrare nei programmi di ricerca e innovazione dell’UE, Horizon e Copernicus, da cui era uscito con la Brexit.

Horizon e Copernicus rappresentano pietre miliari nella ricerca europea. Il programma Horizon è il più grande programma di ricerca al mondo, con un bilancio che supera i 100 miliardi di euro. Copernicus, d’altro canto, è il sistema satellitare che raccoglie e fornisce dati essenziali su una vasta gamma di questioni, tra cui cambiamento climatico, ambiente, disastri naturali e sicurezza. Questi programmi non solo consentono la collaborazione tra scienziati e ricercatori europei ma anche il progresso nella comprensione dei problemi globali che affrontiamo.

L’accordo tra il Regno Unito e l’UE rappresenta una svolta significativa nelle relazioni post-Brexit. Il governo di Rishi Sunak ha dimostrato una visione pragmatica nei confronti dell’UE, superando i disastri e le difficoltà provocate dalla Brexit. La comunità scientifica britannica aveva espresso profonda preoccupazione per l’incapacità di ottenere direttamente i finanziamenti di Horizon dopo la Brexit. I tentativi del precedente primo ministro Boris Johnson di creare un programma alternativo, coinvolgendo paesi come la Svizzera e Israele, si sono rivelati in gran parte irrealizzabili.

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Anche con Sunak ai negoziati, il processo ha richiesto più tempo del previsto, in parte a causa delle controversie politiche legate all’Irlanda del Nord. L’accordo Windsor Framework di febbraio avrebbe dovuto portare a una rapida risoluzione, ma la richiesta britannica di uno “sconto” sul contributo finanziario ha ritardato ulteriormente il processo. Tuttavia, alla fine, un accordo è stato raggiunto.

Secondo i dettagli dell’accordo, il Regno Unito verserà annualmente 2,6 miliardi di euro per partecipare ai programmi Horizon e Copernicus. Non è previsto uno “sconto” aggiuntivo, ma, come stabilito nel 2020, se il Regno Unito contribuirà con il 16% in più o in meno rispetto alla somma versata all’UE, ci sarà un meccanismo di aggiustamento del contributo nell’anno successivo.

L’accordo rappresenta un importante passo avanti per la ricerca e l’innovazione sia nel Regno Unito che nell’UE. Rappresenta un riconoscimento del fatto che nella ricerca e nella scienza, la collaborazione internazionale è fondamentale per affrontare le sfide globali. Non solo il Regno Unito avrà accesso alle stesse opportunità di ricerca di prima della Brexit, ma potrà anche contribuire alla crescita della conoscenza e al progresso scientifico europeo.

Il Regno Unito ha dimostrato che quando si tratta di ricerca e innovazione, l’Unione fa davvero la forza, aprendo la strada a enormi opportunità di ricerca che erano andate perse e alla condivisione di conoscenze vitali per il futuro.