Lacrime di coccodrillo e ambiguità: La crisi climatica per il governo italiano

Il caos e la confusione regnano sovrani nel governo italiano quando si tratta del cambiamento climatico. Il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, è diventato famoso per le sue enigmatiche dichiarazioni come “il clima cambia per colpa del clima“. Ma forse è solo un riflesso dell’instabilità delle posizioni del governo sull’argomento.

Le ultime settimane hanno visto un teatro di assurdità, con dichiarazioni equivoche e atteggiamenti contraddittori. Mentre il Ministro dei Trasporti e vice premier, Matteo Salvini, e il compagno di Giorgia Meloni, Andrea Giambruno, sembravano fare ammiccamenti al negazionismo climatico, la premier ha deciso di approvare una nota congiunta con il presidente americano Joe Biden sottolineando l’impegno nella lotta al cambiamento climatico come “minaccia esistenziale“.

Pragmatismo, sostengono dal governo. Ma la realtà è che c’è una profonda confusione e un’inclinazione costante, seppur dissimulata, a sminuire la gravità di un cambiamento che sta scuotendo il mondo intero. Mentre violenti nubifragi con grandine grossa come palle da tennis si alternano a ondate di caldo africano fuori stagione, i ministri sembrano essere divisi tra negazionisti e riformisti del clima.

Il Ministro dell’Ambiente stesso si è lasciato andare alle lacrime di fronte a una giovane ragazza preoccupata per il futuro del nostro pianeta. Ma la sua commozione è stata accolta da colleghi di governo con silenzio o, peggio ancora, con sprezzo. “Io non piango“, ha commentato Salvini in modo sprezzante.

Mentre la premier ha firmato l’accordo con Biden per limitare l’aumento delle temperature globali a 1,5 gradi, altri membri del governo sembrano essere ancora in fase di negazione. Come è possibile che un governo possa agire efficacemente quando i suoi stessi membri si contraddicono?

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È ora di smetterla con l’ipocrisia. Eventi climatici estremi stanno colpendo l’Italia e il mondo intero, ma il governo sembra preferire chiudere gli occhi davanti all’evidenza. Mentre ministri e premier si scambiano ruoli tra negazionisti e pragmatici, il futuro del nostro pianeta è messo a repentaglio.

La questione climatica richiede un’azione decisa e coesa. Non possiamo permetterci di assistere a questa pantomima politica mentre il nostro ambiente si sta degradando rapidamente. È ora che il governo italiano si svegli e agisca seriamente per proteggere il nostro pianeta e le future generazioni. Basta con le parole vuote e le lacrime di coccodrillo, è tempo di agire con responsabilità e determinazione. Il tempo per i giochi politici è finito, è il momento di affrontare la crisi climatica con la serietà che merita.