La nuova Tamburina in salsa Putiniana

Sono passati gli anni sessanta della cortina di Ferro, quando Smiley, il personaggio simbolo dei libri di Le Carrè, si confrontava con il nemico di sempre, Karla, il capo della divisione ovest del KGB, il temuto servizio segreto dell’URSS. Oggi le spie, invece che frequentare fiere librarie, finanziano convegni e borse di studio nei Think thank, negli organismi di ricerca indipendenti, e con tono da studiosi reclutano agenti per gli interessi della Russia di Putin.

L’ultima agente, con il fascino della spia che viene dal freddo, si chiama Natalia Burlinova, le non fa l’amante infiltrata, vecchia tecnica dei sovietici, di sprovveduti diplomatici o militari. Lei è sulla carta un intellettuale, una scienziata delle relazioni internazionali, ma secondo l’FBI, che ha spiccato un mandato di cattura, è un agente sotto copertura del FSB il servizio segreto dell’ex spia Putin. La Burlinova non ha le phisique del Burlesque, ha una bellezza molto sofisticata, da inner circle, ed è stata presente con i suoi metodi di approccio anche in Italia, in importanti istituti di relazioni internazionali.

L’Italia era il punto debole dell’alleanza artica, della NATO, pullulava di amici di Putin, alcuni sotto tono altri defunti, ma nuovi sostenitori pro Russia, anche con argomenti convincenti, possono nascere. Magari condotti da qualche Generale esperto di operazioni sul campo, che non parla a vanvera, tipo Orsina, che un AK47 non lo ha mai visto in vita sua. Trovare sostenitori non è impossibile in Italia, anche perché la strategia americana negli ultimi sessant’anni è stata da apprendisti stregoni. Dopo la guerra di Corea non ne hanno azzeccata una.

Leggi anche: Caro Francesco, la tua Russia non esiste…

La Meloni, fin qui convertita come S.Paolo sulla strada di Damasco, ha fatto argine per ovvie convenienze di accreditamento internazionale, ma fino a quando riuscirà a frenare gli animal spirits di questo paese? Intanto la Burlinova recluta adepti che vogliono conoscere il modello russo, contrapposto al decadente, su questo non c’è dubbio, sistema occidentale. Cerca intellettuali o piccoli leader, da portare a Mosca. A me non mi ha contattato, e ci rimango pure male, evidentemente non ho un livello culturale idoneo, pazienza, me ne farò una ragione.

Ma chi è cascato nella rete della bella Burlinova? Ci sarebbe da indagare, se avessimo un Intelligence non troppo indaffarata a trovarsi un posto al sole delle aziende di Stato. Con chi ha parlato Natalia in Italia?