Il MEF sequestri agli oligarchi russi anche l’albergo caro a D’annunzio

Un altro dei gioielli immobiliari della Toscana in mano ai russi. E che mani: si chiama Karina Boguslavskaya la nuova proprietaria dello storico hotel del centro termale toscano che, ironia della sorte, è noto a tutti come Grand Hotel “La Pace”, e l’imprenditrice 31 enne acquirente è la figlia di Irek Borisovich Boguslavsky, 55 anni, di Kazan, Federazione Russa, deputato della Duma, uno dei parlamentari raggiunti dalle sanzioni dell’Unione europea.

Non è stato venduto ora ma prima della guerra, tra dicembre e gennaio scorso, e la signora Boguslavkaya è di origini russe ma “è una cittadina residente a Londra”, ha spiegato Stefano Pucci, l’ex patron dell’albergo, a chi ha avuto modo di parlarci in queste ore.

La notizia ha suscitato grande clamore in Toscana perché si tratta dell’albergo più famoso di Montecatini, tanto caro persino a Gabriele D’Annunzio, e perché è un altro colpaccio messo a segno da capitali russi nella regione: dalle ville in Maremma e in Versilia a grossi immobili nel centro di Firenze, la villa Lazzareschi in Lucchesia sequestrata, fino agli yacht, come lo Sheharazade, ormeggiato a Marina di Carrara e appena sequestrato perché riconducibile a figure vicine allo stesso Vladimir Putin.

Montecatini Terme adesso trema: vero è che la società che formalmente ha comprato l’albergo della Pace, è la “Kib Holding”, srl italiana con sede a Imola e un capitale sociale di appena 10 mila euro, per questo Pucci si mostra sereno. Eppure è alla figlia di un oligarca sanzionato per la vicinanza al Cremlino che quella società è intestata: se ci saranno conseguenze sarà un trauma per l’albergo.

Il padre di Karina, Irek, è entrato nella black list dell’Unione europea per aver votato l’appello della Duma «al presidente della Federazione russa Vladimir Putin sulla necessità di riconoscere la Repubblica popolare di Donetsk e la Repubblica popolare di Luhansk», e per aver «pertanto sostenuto azioni e attuato politiche che compromettono l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina e che hanno destabilizzato ulteriormente l’Ucraina».

A quanto ha venduto Pucci, non è noto: gli osservatori della scena immobiliare di Montecatini parlano di 20-30 milioni di euro. Si tratta del resto di un 5 stelle lusso. Si sa anche peraltro che in passato aveva trattato con un ucraino, senza poi concretizzare. Di certo il Grand Hotel della Pace è frequentato da russi, tanti, evidentemente attratti anche dai 121 anni di storia blasonata dell’hotel, che ha ospitato personaggi illustri: da Gabriele D’Annunzio a Vittorio Emanuele di Savoia, Giacomo Puccini, Arturo Toscanini, Ranieri e Grace di Monaco, ma anche Badoglio, Madame Curie, Trilussa, il Duca di Windsor e Wallis Simpson, lo Scià di Persia, i Rothschild e il re d’Arabia Saudita Ibn Saud.