Il delirio sovranista di Grimaldi su La7: “L’invasione dell’Ucraina colpa della Nato”

L’abuso della spettacolarizzazione della guerra travestito da par condicio non ha risparmiato neanche Giovanni Floris, che ieri sera a Di Martedì su La7 ha ospitato il giornalista Fulvio Grimaldi, fiero sostenitore della supremazia russa. Così mentre sui RaiTre andava in onda lo scontro tra il filo Putin Alessandro Orsini e il politologo Vittorio Emanuele Parsi, con quest’ultimo che ha interrotto il collegamento e lasciato la trasmissione per “evitare di fare da cassa di risonanza a queste buffonate”, nel salotto di Floris andava in scena il folle soliloquio di Grimaldi. Uno che, per chiarire, ha insultato Giulio Regeni, spammato proclami antisemiti, negato la Shoah e, ovviamente, fatto propaganda no vax.

“La Russia ha invaso l’Ucraina dopo l’allargamento della Nato a tutti gli ex paesi del Patto di Varsavia, dopo che sono stati piazzati i missili nei giardini dei russi. E Mosca ha detto basta” ha affermato Grimaldi, che con discreta maleducazione ha poi appellato come “il signore grasso” lo scrittore Leonardo Colombati, anche lui ospite di Floris. Grimaldi è arrivato a sostenere che i cittadini stanno dalla parte della Russia. “Il 73% dei nostri cittadini non vuole avere a che fare con una guerra contro Putin, dà una valutazione diversa di Putin di quella che danno gli stereotipi – ha aggiunto -. La stragrande maggioranza della popolazione mondiale non si è adeguata alla campagna di odio, di criminalizzazione e di annichilimento nei confronti della Russia, che viene identificata con il solito Putin quando si tratta di una federazione di 450 milioni di persone, dei quali il 60-70 per cento esprime il consenso per il governo con il voto. Maggioranze che i governi occidentali si sognano”.

Ovviamente il delirio filo russo dell’ospite di Floris si spinge anche a vaticinare una schiacciante vittoria degli invasori. “Non c’è pericolo che la Russia perda questo confronto, Nato e Stati Uniti escono da debacle militari in mezzo mondo da oltre trent’anni, il rischio di una sconfitta è per loro, che voglio fare la guerra con il c**o degli europei”.

Qualcuno dovrebbe mettere fine a tutto questo.