Non si ferma il filo rosso della solidarietà e della vicinanza che esiste da tempo fra Firenze e Kiev. Dopo la manifestazione in piazza Santa Croce dello scorso 12 marzo con il collegamento con il presidente Volodymyr Zelensky, lunedì scorso 28 marzo nella seduta del consiglio comunale fiorentino si è collegato Vitalj Klitschko, ex campione del mondo dei mesi massimi di pugilato e dal 2014 sindaco di Kiev.
Le due città sono gemellate dal 1967 e nell’ultimo mese, come si può ben intuire, i rapporti si sono resi ancor più intensi più intensi anche per opera meritoria del sindaco Nardella, in qualità di presidente di Eurocities. Dal ring al campo di battaglia, il sindaco di Kiev, fin dai primi giorni dell’invasione russa è stato in prima linea a difendere la sua gente da questa guerra che lui stesso ha definito assurda e senza senso.
Klitschko ha parlato di una situazione disastrosa a Kiev e nelle città vicine come Gostomel, Borodjanka e Irpin che sostanzialmente non esistono più, cancellate dalle bombe e dalla barbarie russa. Mentre Mariupol e Kharkiv sono completamente distrutte, nella capitale ben 82 edifici sono stati rasi al suolo, oltre 100 sono i morti di cui 4 bambini. Il sindaco ucraino si appella, tramite Firenze, a tutto l’Occidente affinchè interrompa i rapporti commerciali con la Russia, perché “quei soldi sono macchiati di sangue. I soldi che i russi ricevono in questo momento sono impiegati non interventi volti a sollevare la difficile situazione economica, ma solo ed esclusivamente in armi” . Klischcko ha tenuto, poi, a ringraziare Firenze e l’Italia per gli aiuti umanitari ed economici che il nostro paese si sforza di fornire al popolo invaso.
Di questo ne è consapevole il primo cittadino di Kiev che definisce l’Italia un vero amico dell’Ucraina ma al contempo insiste sull’inasprimento delle sanzioni alla Russia, unico modo per costringere la popolazione a insorgere contro il tiranno. Klitschko non ha rinunciato, poi, a dare una stoccata nei confronti di tutti coloro i quali – anche qui da noi – dietro il velo ipocrita di solidarietà di facciata all’Ucraina, di fatto, assumono posizioni neutraliste e, sostanzialmente filorusse.
E’ stata una testimonianza importante ed emotivamente intensa quella di questo combattente che ricorda a tutti noi la brutalità di quello che sta accadendo a poche migliaia di chilometri da qui, la devastazione di intere città e la morte di molti civili. E tutto questo per unica, sola ed esclusiva responsabilità di Vladimir Putin, il quale ha rinunciato a ogni sua posizione e aspirazione geopolitica non appena il primo carro armato ha passato la linea di confine. E per questo, da Firenze, dove noi, unico partito di destra era presente, vogliamo ringraziare il sindaco di Kiev non solo per la testimonianza resa Lunedi in sede istituzionale ma per tutto il lavoro che coraggiosamente sta svolgendo a favore dei suoi cittadini. E vogliamo anche confermare che, come abbiamo dimostrato il 12 marzo, il popolo fiorentino è con l’Ucraina senza se e senza ma.