Il Covid non sparirà per decreto ma i negazionisti mica l’hanno capito

C’è il Covid, la circolazione del virus aumenta, si fanno meno tamponi e quindi si cerca di far passare l’idea che il virus stia raggiungendo una sorta di plateau… Ma la realtà è che i numeri sono sottostimati. Occorrerebbe una sana prudenza e mantenere una certa moderazione nei comportamenti, in fondo si tratta di un pochino di senso di responsabilità. Non è che siamo tutti giovani e forti… Ma c’è sempre quello che sbotta “non si può fermare un Paese per un’influenza!”. Vabbè, inutile spiegare che nonostante tutto a fine mese cade lo “stato di emergenza” e che il governo e le istituzioni stanno cercando di mandare messaggi rassicuranti.

E’ in atto una guerra terribile che in ogni caso cambierà il nostro way of life, e quindi certo non si può mantenere un clima di tensione anche sul tema sanitario. Ma basterebbe solo capire che più il virus circola più gli effetti sull’economia saranno pesanti. La situazione inglese insegna.
Quindi, nonostante Cacciari, Salvini, il Generale Pappalardo, il portuale Puzzer, i NoVax, NoMask, NoBrain e negazionisti di ogni tipo (certo che ne abbiamo visti di personaggi strambi e teorie strampalate!), ci stiamo avviando a convivere con quasi centomila contagi al giorno, duecento decessi per Covid e con le terapie intensive che ballano sulla soglia del 15%… Ad oggi siamo a una quota settimanale, secondo il report del Gimbe, di circa 500 mila nuovi casi settimanale (settimana 6-12 aprile).
In giro, sui mezzi di trasporto pubblici, nelle piazze, nei negozi, nei bar di mascherine non se ne vedono quasi più. Anzi, se ne indossi una rischi pure di essere menato.
Che bisogna fare per proteggere la salute delle persone, senza spaventarle ulteriormente?
Perché certo non è che una pandemia la abolisci per decreto!
Occorrerebbe quel che in fondo in fondo manca ancora. Ragionevolezza. Pacatezza. Comunicazione. Informazione. E poi smetterla con le strumentalizzazioni. Non è possibile che tutto si risolva in un talk show! Occorre anche l’autorevolezza per poter dire “ragazzi, è dura, lo sappiamo… ma non è finita qui”.
Occorre non rimuovere, non dimenticare. Sapere che tutto ciò che ci accade (certo non le guerre) dipende da noi, dalla nostra capacità di vivere con giudizio e accortezza. Il virus cammina sulle gambe degli uomini, e quindi non possiamo come cittadini tirarci indietro dalle nostre responsabilità.

Basta solo buonsenso. Dobbiamo arrivare all’autunno cercando di non far saltare il banco. Poi arriverà un vaccino contro le varianti. Niente di strano. E’ una punturina che abbiamo già fatto tutti (quasi). Pensiamo che cosa sia fare un pochino di attenzione tra di noi mentre a pochi chilometri da qui è in corso un bagno di sangue! Pensiamo che dobbiamo mettere in conto di dover fare tutti molti sacrifici, ben più seri, per raggiungere un alto e nobile obbiettivo: liberare un paese aggredito e fermare un pericoloso aggressore.

E allora, smettiamola di lamentarci e trovare sempre complotti da tutte le parti! La vita non è facile per nessuno. Anzi, oggi è un miracolo vedere il giorno dopo. Pensiamo a chi la libertà la sta pagando con la propria vita. Altro che dittatura sanitaria!
Quanto ci manca quel minimo di senso di responsabilità…