Putin

E Mosca minaccia l’Italia: “Politici immorali”

Contatti, segnali di dialogo, ricatti e minacce. Tra Roma e Mosca le relazioni ballano tra tensioni e prove di dialogo. Se da un lato, con la dovuta cautela, negli ultimi giorni si registra un ammorbidimento dei toni tra il Cremlino e Palazzo Chigi, Mosca ritorna ad accusare il governo italiano di “ingratitudine per gli aiuti ricevuti con la missione russa in Italia in piena emergenza covid”.

L’accusa, contenuta in una nota diffusa dal ministero degli Esteri russo è accompagnata dalla minaccia di Mosca di rivelare i dettagli sulla presunta scarsa moralità dei politici italiani. La nota, che secondo gli analisti è attribuibile direttamente al presidente Putin, sottolinea che “il tentativo dei media italiani di dipingere la missione russa anti-Covid in Italia nel 2020 come un’operazione di spionaggio danneggia le relazioni tra Mosca e Roma” e accusa come “le nostre controparti italiane abbiano la memoria corta. Una linea di comportamento così servile e miope non solo danneggia le nostre relazioni bilaterali, ma dimostra anche la moralità di alcuni rappresentanti delle autorità pubbliche e dei media italiani”.

Il messaggio, pubblicato su Vkontakte (il Facebook di Mosca), il governo di Putin ha messo sotto accusa il nostro Paese, la nostra televisione pubblica, la Rai. E, in particolare, la puntata di Report del 9 maggio scorso: in un servizio era stato raccontato quanto sta emergendo nelle inchieste ufficiali (al lavoro c’è il Copasir) e giornalistiche su “Dalla Russia con amore”, la missione dei 104 militari russi che il 22 marzo 2020 arrivarono a Bergamo nel momento più difficile della battaglia contro il Covid per supportarci. Ufficialmente quella doveva essere una missione umanitaria. Ma invece, come per prima Repubblica ha raccontato, è stata soprattutto un tentativo di spiare il nostro paese. Ad aiutarci non erano stati mandati medici o esperti. Ma agenti dei servizi e tecnici alla ricerca di dati per produrre il vaccino anti-Covid.

Una ricostruzione che però i russi hanno fortemente contestato. “Il 9 maggio, il Giorno della Vittoria — ha scritto infatti ieri il ministero degli Esteri russo nel messaggio pubblicato sui social — il canale televisivo Rai 3 invece di trasmettere documentari sull’eroismo delle truppe alleate, compresa l’Armata Rossa, ha messo in onda un servizio di bassa propaganda: i nostri militari in Italia hanno rischiato la vita”.

Non è laprima volta che la Russia attacca l’Italia su questo argomento: “Vi abbiamo teso una mano e ce l’avete morsa”, dissero proprio dopo le polemiche suscitate dall’articolo di Repubblica.