“Divento geometra e porto avanti il sogno di Stefano”

“Mio padre è geometra, ha uno studio da 50 anni, ma ora non sta benissimo. Stefano lavorava con lui e avrebbe dovuto continuare a portare avanti l’attività, era il suo sogno”.
Abbracciata al papà davanti alla torta di compleanno, Ilaria Cucchi (48 anni) annuncia sui social: “Do una svolta alla mia vita”, nel nome del fratello Stefano, ammazzato di botte da due carabinieri.

In un’intervista a la Repubblica, spiega che la maturità da geometra le permetterà di portare avanti lo studio e il sogno, lo faccio per il mio papà e per Stefano. “Notti sui libri per mesi per fare in modo che tutto ciò che ci è capitato non cancelli la nostra storia. Un regalo che mi sono concessa. Inizialmente avevo fatto domanda all’istituto Alberti, dove si è diplomato mio padre, ma mi hanno dirottato su un’altra scuola”. Ammette che “è stato un anno pesantissimo tra genitori, figli e lavoro. Ma dopo il processo, con le condanne per la morte di Stefano, mi sento un’altra persona, ho grande energia”.

Spiega di avercela messa tutta e di essere stata sostenuta nei momenti di difficoltà. “Questo ritorno allo studio mi rende orgogliosa di avere ancora la capacità di mettermi in discussione. E poi io ho cominciato a lavorare da mio padre quando lasciai la facoltà di Matematica. Mi disse: se non vuoi più studiare è una tua scelta, ma domani vieni a lavorare con me, non pagata. Un grande insegnamento che non voglio disperdere”.

Allo scritto ha scelto la traccia sulle leggi razziali, un brano da un libro di Liliana Segre. “Quando ho letto le tracce non ho avuto dubbi – confessa Ilaria – Liliana Segre, con la sua dignità, è un esempio per tutti soprattutto per la sua capacità di trasformare l’orrore che ha vissuto in qualcosa per gli altri. Non c’è paragone, ma anche io ho capito che di fronte alla rabbia provocata da un’ingiustizia o diventi una pessima persona o usi quello stesso dolore per trasformare la rabbia in un desiderio di cambiare le cose”.

Durante l’intervista racconta di aver pensato a Stefano la notte prima degli esami. “In qualche modo sto portando avanti la sua vita. Non ho mai smesso di festeggiare i Natali e i compleanni, di sorridere e voler essere felice: è mio dovere farlo per lui. Questa è una mia terza vita: la prima con Stefano, poi 13 anni di battaglia giudiziaria, ora una vita mia, nostra, con Fabio e i miei figli. Non rinnego tutto ciò che ho fatto, anzi: ho imparato molto e non lo dimentico”.

Alla domanda. cosa non può dimenticare, Ilaria Cucchi risponde senza tentennamenti: “Che di indifferenza si può morire”.