Calenda

Calenda scatenato: “Vaffa ora lo dico io! Mai con Di Maio”

“Chiariamoci subito. Se mi chiede se mi alleo con di Di Maio, la mando aff… Diciamo così: le dedico lo slogan iniziale dei Cinque stelle”. “Scusi, ma perché nella vita non si può cambiare idea? Vale anche per Di Maio”. “Certo che puoi cambiare idea, ma non solo quando ti fa comodo, sorvolando sul fatto che hai devastato l’Italia spargendo odio e presumendo di poter tenere due ministeri senza alcuna esperienza lavorativa precedente. Gli errori di Di Maio li ha pagati il paese: la chiusura di industria 4.0, l’Ilva, la rinuncia al progetto del gasdotto verso Israele e delle navi di rigassificazione, la figuraccia del gilet gialli. Posso continuare all’infinito”. Comincia così la conversazione tra Carlo Calenda e Alessandro De Angelis pubblicata sull’«HuffPost». 

“Non sono interessato a tirare le pietre a Di Maio. Semplicemente non sono interessato a Di Maio. La redenzione si ottiene in un convento di sul monte Athos o ritirandosi a vita privata. Non ricicciando fuori ogni volta con una forma diversa”, ha proseguito Carlo Calenda. Il segretario di ‘Azione’ si è lasciato andare ad una previsione: “Tutti questi centri scompariranno tre mesi prima delle elezioni. Servono solo a farsi dare un posto nelle coalizioni di sinistra o di destra”. Parlando di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha detto: “Con lui sono in fase zen. L’unica cosa che dirò è che è stato un bravissimo presidente del Consiglio”. L’impressione è che oggi stiano tutti con Draghi, che lui e Renzi siano i più draghiani di tutti. “Una cosa è dire che c’è bisogno di andare avanti con un governo Ursula nel 2023, un’altra cosa è fare una lista insieme alle elezioni. Ripeto, noi stiamo costruendo un partito liberal progressista che riporti in Italia la cultura del riformismo pragmatico, oramai scomparsa dai due poli”, ha puntualizzato Calenda.

“Che cosa succede se noi abbiamo un ottimo risultato? Che la destra non vince e si dovrà fare un governo Ursula. Cioè: tolto Di Maio che sparisce, gli altri – Pd, Forza Italia, la Lega (speriamo senza Salvini), noi, dovremmo andare avanti con Draghi in un mare molto periglioso. (…) Se prendiamo il 10 per cento non ci sarà un governo Meloni che porterebbe l’Italia al disastro, e continueremo con Draghi”, ha poi specificato Calenda. Anche sul finale il leader di ‘Azione’ ha spiegato di non voler avere nulla a che fare con Di Maio: “Ma se lo ricorda quando andava dai gilet gialli, diceva “fuori dall’euro”, vedeva lobby e complotti ovunque? Era il capo dell’antisistema”. Su Berlusconi Calenda ha detto: “Anche lui ha commesso infiniti errori. Però almeno non era un pazzo. E poi si spera che ad un certo punto passerà la mano a qualcuno. Ma i Cinque stelle sono andati oltre qualsiasi cosa: se le ricorda le scie chimiche, le teorie sullo sbarco sulla Luna? Insomma l’ha capito: nessuno è senza peccato ma, quando parlo di Ursula, parlo di forze hanno una cornice europeista comune”. Il Pd? “Sono attaccati con il mastice. Adesso dicono che sono il “magnete” della coalizione. Però rischiano di attrarre solo rottami”, ha asserito. Su Giorgia Meloni ha detto: “Sa perché è forte? Perché viene premiata la sua coerenza e ha una sua identità. Il resto è un fritto misto in cui i partiti pensano di poter fare qualsiasi cosa senza mai pagare dazio. Questa legislatura segna una specie di nuovo ’92: è la conclusione di un ciclo politico”.

Per Calenda ci aspetta un autunno infuocato: inflazione alta, guerra in Ucraina, con tutte le conseguenze, forse una nuova ondata di pandemia. Tutte questioni con cui dovrà fare i conti il governo Draghi, che a detta sua è uscito indebolito dalla scissione del Movimento: “I Cinque stelle non avranno più freni. Conte è capace di un gesto di follia. E, prima o poi tornerà il Che Guevara di Roma Nord, Di Battista, altro campione”. Ma Calenda non crede all’idea di una crisi e all’ipotesi del voto anticipato: “Abbiamo dato una fregatura a un signore che si chiama Sergio Mattarella obbligandolo a restare. E quel signore sussurrerà: “Vedete di non fare i matti che prima mi costringete a rimanere poi mi fate una crisi in mezzo a una guerra”. Insomma ci sono ancora gli adulti per fortuna”, le sue conclusioni.