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Carfagna “Queen of Dragons” tra anima repubblicana e meridionalismo del fare

A “Verso Sud”, la convention organizzata a Sorrento dal Forum Ambrosetti con la ministra Mara Carfagna, vanno in onda le prove tecniche di un’alternativa liberale, repubblicana, popolare e garantista alla ubriacatura sovranista e populista in Italia. Alla ‘Cernobbio del Meridione’, come è stata ribattezzata, ci sono nomi e ospiti che pesano, compresi il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Partecipa il presidente della Camera Fico. C’è il tavolo con i leader di partito come il Dem Enrico Letta. Ci sono il ministro Colao, l’ad di Leonardo Profumo, l’ambasciatore degli Usa in Italia, rappresentanti delle istituzioni e dei corpi intermedi. Direttori di quotidiani e telegiornali.  Ospiti da 17 Paesi stranieri. Mara Carfagna è ancora dentro Forza Italia ma con la stessa convinzione ha portato a Sorrento quello spirito repubblicano che vede nel rilancio del Mezzogiorno una grande opportunità per il nostro Paese. Con un nuovo ‘meridionalismo del fare’ che alla logica dei sussidi sostituisca quella degli investimenti, della crescita economica, dello sviluppo.

È un’area vasta quella che può aggregarsi intorno a questa idea di un Paese più forte e unito, che risolva lo storico gap tra Nord e Sud. Mondi diversi ma in grado di compattarsi sulla responsabilità del governare bene. Pezzi del defunto centrodestra ormai spappolato dalle rivalità tra Meloni e Salvini. La destra e il mondo centrista che non si sono piegati al sovranismo. Quella parte del movimento 5 stelle più vicina al ministro Di Maio e a chi nel mondo liberal e democratico non vuole finire schiacciato dalla ortodossia grillina.

Insomma tutti quelli che guardano alla riforma della legge elettorale in chiave proporzionale come ad una opportunità. Per presentarsi davanti agli italiani come persone e forze di governo libere, autonome dagli schieramenti bloccati dalla logica del vecchio bipolarismo. Per una classe dirigente che voglia fare delle proprie capacità, della propria visione e competenza lo strumento principale per raccogliere consenso tra gli elettori. Una Italia giusta che merita di continuare a governare il Paese.