Attaccare Gentiloni non ha senso. Meloni e Salvini lo sanno bene

Da giorni il governo italiano attacca il commissario dell’Unione europea, Paolo Gentiloni, in una serie di attacchi politici. Tuttavia, mentre la presidente del Consiglio e il ministro delle Infrastrutture lanciano attacchi contro Gentiloni, il vero bersaglio che, stando alle loro motivazioni, dovrebbero puntare è un altro.

Il commissario europeo responsabile del dossier Ita-Lufthansa è il belga Didier Reynders, che funge da supplente della commissaria Margrethe Vestager. È stato a Reynders che il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) si è rivolto per discutere dei colloqui in corso per la pre-notifica dell’acquisizione di una quota di minoranza di Ita da parte dei tedeschi. In altre parole, Gentiloni non ha alcun ruolo diretto in questa questione.

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La domanda che sorge spontanea è: perché il governo italiano sta concentrando le sue critiche su Gentiloni, ignorando il commissario competente per la questione? Si potrebbe ipotizzare che Meloni stia cercando di attribuire a Gentiloni la colpa di una legge di bilancio che inevitabilmente tradirà le promesse fatte durante la campagna elettorale.

Oppure potrebbe esserci un timore che Gentiloni emerga come una figura politica di spicco nelle prossime elezioni europee o addirittura diventi il leader di una nuova formazione politica? Per ora non ci è dato avere risposte, tuttavia rimane la certezza che le forti critiche di questi giorni non abbiano alcuna valida argomentazione. Fumo negli occhi o giocata d’anticipo? Vedremo.