Cos’è lo Scottex? Un foglio di carta che serve per assorbire e poi si getta via.
Calenda ha annunciato che ad ottobre fonderà, con sempre lui a capo, un nuovo partito, fondato, udite udite, sulla Carta. Ora considerando che la Carta intesa dovrebbe essere quella Costituzionale, che è di tutti, e che tutte le anime politiche del dopoguerra hanno contribuito a fondare, Calenda vuole essere la sintesi di tutto il sistema politico? Vuole recitare tutte le parti in commedia? Comunista, socialista, repubblicano, liberale, democristiano? E la destra? Non vuole essere un po’ di destra? E soprattutto di Azione, di quelli che lo avevano seguito, ed alcuni abbandonato, che ne fa? Cerca persone nuove, include altri movimenti, altre aree, o ricicla ciò che ha cambiando solo simbolo e nome? Quale sarà la profonda analisi politica dietro questa svolta, ci sarà un congresso democratico, una Bolognina, una Fiuggi, per questo evento epocale?
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Sembra, anche con riferimento alla Carta, la politica dello Scottex, qualcosa che si usa per un tempo molto determinato e che poi una volta usata si butta via. Ed avanti un altro Scottex.
Attenzione non è solo Calenda ad avere una concezione improvvisata, anche se lui nel genere tende al primato, della politica. Una politica pensata in salotto, priva di un corpo sociale, eterea, e fondata esclusivamente sulla comunicazione. Una politica che legata ad un Azione slegata dal Pensiero. Il motivo per Calenda forse è più banale, teme di non controllare i gruppi parlamentari, ma soprattutto le organizzazioni locali, che potrebbero diventare distoniche e distorsive rispetto al suo modello di approccio alla politica, fondato sull’opinione pubblica mutante alla giornata, mezza in alcuni casi. E così via un altro Istant Party, potrebbe essere utile un nuovo Pamphlet, un libro, magari autoprodotto su Amazon che oggi fa fico ed è understatement. Il titolo? Il mondo Sottosopra, quello al Contrario ha già il copyright.