“Francesco Rocca avrebbe potuto stabilire un dialogo con la comunità gay prima di ritirare il patrocinio della Regione Lazio”, suggerisce Renata Polverini, ex governatrice del Lazio, in un colloquio con Repubblica. Il rappresentante di Forza Italia insiste sull’importanza di una mediazione sui diritti civili per prevenire rigidità e retrocessi.
Polverini critica la mossa del governatore Rocca di ritirare il supporto della Regione Lazio al Roma Pride, un evento che aveva precedentemente goduto di completo supporto istituzionale. In aggiunta, vede con riserve la proposta del governo Meloni di criminalizzare l’utero in affitto a livello universale.
Per Polverini, è cruciale trovare un equilibrio tra i diversi punti di vista. Afferma: “Rocca ha fatto una scelta corretta e coraggiosa rispetto ai suoi alleati, ma è stato messo sotto pressione dagli organizzatori. Avrebbe potuto richiedere il ritiro del comunicato, come avrei fatto io, avviando così un dibattito all’interno della comunità, che è frammentata”.
Riguardo il riconoscimento dei figli delle coppie gay, Polverini sostiene la necessità di una legge che protegga i bambini, pur mantenendo la sua opposizione alla maternità surrogata: “Dobbiamo prendere in carico i bambini in assenza di una legge del Parlamento. Non posso affermare che il riconoscimento non dovrebbe avvenire. Spero si trovi una soluzione per i bambini”.
In conclusione, l’ex governatrice esprime preoccupazione per l’aumento della polarizzazione sui diritti civili. Sottolinea l’importanza di “smussare gli angoli” e di evitare divisioni, ricordando che anche nel centrodestra si sono combattute importanti battaglie per i diritti civili. “Questa è ancora la mia posizione”, dice Polverini. “Dobbiamo smussare gli angoli, altrimenti si compiono passi indietro”.