Vito: “Salvini rompa il suo legame con Putin o non potrà governare”

“Temo che non siano i soldi il vero problema. (…) Dubito che verranno fuori le prove. Nessun partito è così ingenuo da farlo. Per questo dico che non sono i soldi il vero cuore della questione”. Così Elio Vito, ex deputato di Forza Italia, che aveva proposto una commissione d’inchiesta sui soldi esteri ai partiti, in un’intervista a “La Repubblica”. “Era un modo per sollevare il tema politicamente non solo con riferimento ai finanziamenti ai partiti, ma ad ogni altra forma di emolumento ai politici”, ha spiegato il politico a Concetto Vecchio.

“La vera questione? La capacità d’ingerenza, di farsi permeare. Con la fabbrica di troll, le fake news, nel tentativo di influenzare il corso delle cose, anche grazie alla complicità dei partiti”, ha detto Elio Vito, che ha poi fatto un esempio: “Siamo stati il Paese che ha ospitato più filo russi di tutti in Europa, adottando la retorica che l’invasione dell’Ucraina era colpa dell’espansionismo della Nato. Pensi solo all’intervista al ministro russo Lavrov in prima serata su Rete4. Ed è proprio quello il disegno del Cremlino: dividere l’Occidente, dividere i partiti. È un tema su cui c’è scarsissima consapevolezza in Italia. La minaccia, insomma, è ibrida”. Vito sostiene che la Lega non possa andare al governo: “La Russia ha invaso l’Ucraina, minacciando la pace, la democrazia, e l’Occidente con i suoi valori: la Lega prima di andare al governo dovrebbe disdire il suo rapporto con Russia unita, il partito di Putin. Altrimenti è complice moralmente”. E ancora: “Il sodalizio con Russia Unita è una contraddizione con la Costituzione che sancisce la nostra appartenenza alle tradizionali alleanze internazionali, Unione Europea, Nato”.

A proposito di Giorgia Meloni, Vito ha dichiarato: “Il vero volto lo dimostra nella chiusura sui diritti civili. La sua visione non è certo ispirata al sentimento occidentale, di libertà, rispetto e tolleranza. Il vescovo Kyrill parlò di lobby gay per giustificare l’invasione. A Verona, al convegno delle famiglie, dove andarono anche Salvini e Meloni, la parola d’ordine fu ‘Dio, patria e famiglia’. Ecco, questi sono i link culturali e ideologici della destra italiana”. Sulla vittoria del centrodestra l’ex deputato forzista ha detto: “Non lo so. C’è l’incognita Conte, che sta facendo una buona campagna elettorale al Sud e che rischia di togliere voti anche a destra”.