Ventura: “Meloni non è una liberale, sui diritti potrebbero esserci problemi”

Trash la politica di Salvini, pop quella di Meloni. E Conte è un paternalista da regno delle due Sicilie. E’ una Sofia Ventura a tutto campo quella che, in un’intervista, a La Repubblica scatta una fotografia sulla salute della politica italiana a ridosso dell’imminente voto.

Il populismo urlato del Vaffa, dice la politologa, è finito. Ora c’è un populismo stanco, un po’ rassegnato, che non promette rivoluzioni. Quello di Conte, paternalista da regno delle Due Sicilie”. Quello trash di Salvini e soprattutto quello in ascesa di Giorgia Meloni, “che si fonda sul nazionalismo etnico, contro lo straniero, anche se ora prova a sbianchettarsi un po’, a farsi più furbo”.

Per Ventura tra i due i rapporti di forza si sono ribaltati che, il primo, “dal Papeete in poi non riesce a recuperare. Dà sempre l’idea di un tipo sgangherato, incoerente, che cambia idea ogni momento, pensiamo a quello che diceva sul Covid. Meloni è più intelligente, ora si racconta come responsabile. È una politica pop, ma non trash alla Salvini, con le foto degli spaghetti e lui sudato”.

Quanto al populismo, per la politologa è assolutamente cambiato rispetto alle elezioni del 2018, passando da un populismo urlato a un populismo rassegnato.
“Quando urli c’è una rabbia – spiega – ma accanto c’è anche l’aspettativa che questa rabbia possa travolgere un mondo e cambiarlo. Ora resta l’avversione al Pd, inteso come partito establishment. Un sentimento solo negativo, senza attese. Pensiamo a Conte”. Che, per Ventura, non è un capo popolo. “Il suo è un paternalismo da regno delle Due Sicilie. Ma cosa dice, alla fine? Vi garantirò ancora il Reddito di cittadinanza”.

Il populismo di destra, invece, oltre alla contrapposizione establishment-popolo, ha in più il nemico interno. Gli immigrati. “C’è una dimensione etnico-nazionalista. E ovviamente il crimine, in questa narrazione, è sempre delle élite, che puntano alla “sostituzione etnica”, come hanno detto sia Meloni che Salvini. Come in Francia dice Le Pen. La furbizia, l’ipocrisia della destra è non dirla proprio così adesso, sanno che certi posizionamenti non sono più accettabili, quindi lo dicono in modo velato. Non dicono gli stranieri, ma “quelli che sono qui da tanto tempo”.

Ventura, infine, anticipa i rischi di

un governo di destra per i prossimi 5 anni.
“Non ci saranno le milizie in strada, ma Meloni non è una liberale. Sui diritti, penso all’aborto, potrebbero esserci problemi. Dipende da quanto durerà. Orban ci ha messo anni a trasformare l’Ungheria”.

L’ultima stoccata al Pd, a cui farebbe bene eccome un po’ di opposizione.
“Serve una catarsi. Toccare il fondo per iniziare a risalire”.