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Dall’Ucraina in fuga un bambino al secondo: l’allarme dell’Unicef

La guerra della Russia in Ucraina ha causato lo sfollamento di circa 4,3 milioni di bambini nell’ultimo mese, più della metà dei 7,5 milioni di bambini stimati nel paese, secondo l’UNICEF. L’organizzazione ha rimarcato che questa cifra include circa 2,5 milioni di bambini che ora sono sfollati all’interno dell’Ucraina e più di 1,8 milioni che sono entrati nei paesi vicini come rifugiati.

Il conflitto in corso ha determinato uno dei più rapidi sfollamenti su larga scala di bambini dalla seconda guerra mondiale, ha affermato il direttore esecutivo dell’UNICEF Catherine Russell in una dichiarazione. Una guerra che sta mettendo a dura prova i bambini ucraini e che potrebbe avere conseguenze durature per le generazioni a venire. “La sicurezza, il benessere e l’accesso ai servizi essenziali dei bambini sono tutti minacciati da una violenza orribile continua”, ha spiegato la Russell. L’invasione di Putin ha portato dieci milioni di persone a lasciare l’Ucraina, con oltre 3,6 milioni di rifugiati in fuga nei paesi vicini. La maggior parte vuole rimanere in Europa, ma l’amministrazione Biden si è resa disponibile e ha dichiarato che gli Stati Uniti accoglieranno fino a 100.000 ucraini e altri sfollati in fuga dal conflitto.

L’UNICEF afferma che circa 4,6 milioni di persone hanno un accesso limitato all’acqua potabile – con circa 1,4 milioni di persone che non hanno accesso del tutto – e che più di 450.000 bambini di età compresa tra 6 mesi e 23 mesi ora necessitano di un sostegno alimentare complementare. “L’UNICEF continua a fare appello per un cessate il fuoco immediato e per la protezione dei bambini dai danni”, ha spiegato Russell. “Le infrastrutture essenziali da cui dipendono i bambini, inclusi ospedali, scuole ed edifici che ospitano i civili, non devono mai essere attaccate”. Nel frattempo, l’organizzazione si sta attivando per aiutare le famiglie e i bambini della regione. L’UNICEF spiega di aver consegnato forniture mediche agli ospedali di tutta l’Ucraina, migliorando l’accesso all’assistenza sanitaria per 400.000 madri, neonati e bambini.