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Ucraina, allarme da un medico del Donbass: “I russi stanno usando armi chimiche”

Sul profilo Twitter dell’agenzia ТРУХА sono state pubblicate delle foto di una enorme nuvola rossa nel cielo. “Ci è stato detto che le truppe russe hanno usato armi chimiche contro le unità delle forze armate ucraine nella direzione di Izyum ( città dell’oblast’ di Charkiv). Probabilmente si tratta di cloro. Ci sono sintomi di soffocamento, vomito e perdita di coscienza. L’intera nuvola è andata verso Novomykolaivka”, si legge nel corpo del testo.

Il sospetto che la Russia stia facendo uso di armi chimiche è forte, magari materiale «forse non letale, però in grado di mettere fuori combattimento per lungo tempo i nostri soldati al fronte», ha detto il dottor Alexei Yakovlenko a Lorenzo Cremonesi, inviato del «Corriere della Sera». Ha 47 anni e da una decina lavora nel più importante dei tre ospedali di Kramatorsk, dove dall’inizio della guerra vengono ricoverati civili e soldati. «Da oltre un mese, il numero quotidiano di ricoverati varia tra la ventina a oltre 70. Con un tasso di feriti gravi che negli ultimi giorni è stato in netta crescita. Inizialmente rilevavamo per lo più ferite da pallottole. Ma da circa due settimane prevalgono le lacerazioni da esplosioni, dunque schegge e concussioni gravi a causa degli spostamenti d’aria. I russi ormai combattono prevalentemente da distanza, utilizzando artiglierie, missili di media gittata e lanciarazzi di tipo Grad», ha spiegato il medico.

Ed stato lui, Alexei Yakovlenko, a menzionare le «armi chimiche» e bisognerà verificare: «Il nostro governo vorrebbe istruirne un caso da presentare al Tribunale internazionale dell’Aia, il presidente Zelensky ne ha già accennato in pubblico. Sono tuttavia i nostri stessi esperti militari che invitano alla cautela, intendono terminare l’esame delle evidenze prima di costruire un forte atto d’accusa contro Mosca. Io però sono un civile e non ho alcun problema a parlarne con un giornalista», ha raccontato il dottor Yakovlenko. Nell’ospedale dove lui lavora, infatti, sono stati ricoverati militari schierati nella zona di Izyum, che presentavano gravi problemi al sistema respiratorio. Difficoltà spuntate dopo che le artiglierie russe avevano fatto fuoco nel loro settore. Nessun decesso, ma quasi tutti i soldati erano evidente stato confusionale e faticavano a respirare. Tra gli altri sintomi disagi intestinali e intense convulsioni muscolari.

Le truppe russe hanno bombardato il distretto di Kryvyi Rih di Dnipropetrovsk, nel sudest dell’Ucraina, per tutta la notte, anche con bombe al fosforo e a grappolo, armi non consentite, come ha detto il capo dell’amministrazione militare di Kryvyi Rih, Oleksandr Vilkul, su Telegram.