di Marco Mensi
Mancano tre settimane alle elezioni presidenziali americane e mai come quest’ anno il loro esito è incerto.
Se infatti a Febbraio Trump pareva certo di essere riconfermato, dopo avere superato senza troppi problemi il processo per impeachment e soprattutto grazie ai suoi indiscutibili successi economici, è poi arrivato il Covid 19 a rovinargli tutti i piani. Un paese che vedeva la disoccupazione al minimo storico con il 3% e la Borsa di Walt Street andare “a gonfie vele”, è entrato con il mese di Marzo in una recessione economica gravissima di cui ancora non si conosce la fine.
E così “Uncle Joe”, il vechio Joe Biden è ritornato prepotentemente in corsa dopo avere ottenuto la nomination per il Partito democratico non senza qualche patema. C’è voluto infatti tutto l’ impegno di Obama che ha convinto i notabili democratici ad appoggiare il suo ex vice/presidente perchè riuscisse ad avere la meglio sul senatore del Vermont Bernie Sanders.
Oggi i sondaggi vedono Biden saldamente in testa ma “The Donald” prova a rimontare senza dimenticare che negli Stati Uniti vince chi conquista il numero maggiore di “grandi elettori” e non chi prende più voti a livello nazionale (come ci insegnano Al Gore e Hilary Clinton che sono stati sconfiti da George W. Bush e dallo stesso Trump pur avendo preso più voti nell’ intero paese…). Pensare che l’”America” non riesca nel 2020 ad esprimere due candidati migliori e più giovani di Trump e Biden (per Trump gli anni sono 74 mentre per Biden addirittura 77) solleva qualche dubbio e lascia sicuramente peplessi.
Molto meglio ci pare invece Kamala Harris, la vice di Biden, senatrice della California e con un passato da procuratrice distrettuale a San Fancisco. Una donna battagliera nel campo dei diritti civili, contro la pena di morte ma soprattutto rigorosa nell’applicazione della legge. Una sicura “ventata di aria fresca” dopo che lo stesso Trump ha nominato Giudice della Corte Suprema la super conservatrice Amy Coney Barret che si è sempre distinta per le sue convizioni anti/abortiste.
Osserviamo con attenzione gli sviluppi delle elezioni americane e pensiamo ad una politica che possa contemporaneamente portare l’ Italia ad una rinascita economica, sostenendo gli imprenditori e riformando il fisco sul modello di quanto Trump ha fatto di buono ma che allo stesso tempo si focalizzi e si concentri sulle battaglie di Kamala Harris per la tutela delle minoranze e dei diritti civili.