The italian job: Prigozhin, Putin, e il golpe all’italiana

Questo tentato golpe di Prigozhin assomiglia tanto al golpe Borghese del 1970 in Italia. Una specie di Italian Job.

Avanti tutta e contrordine compagni, in quel caso camerati, visto che il principe Junio Valerio Borghese era un ex Decima MAS della Repubblica Sociale di Salò. Certo quello era un principe, non cucinava insalata russa e borsch, noi italiani sui golpe siamo più di classe. Evgenij Prigozhin spesso recita come un attore, ma vogliamo mettere con Ugo Tognazzi di ‘Vogliamo i colonnelli’? C’è stata pure una trattativa, tipo quelle Stato Mafia nostrane, con un ‘papello’ di richieste inoltrate a Putin tramite il sodale Lukascenko. Soprattutto sui vertici delle forze armate, di fatto i committenti dei mercenari Wagner.

Levi quello, metti questo, che è un bravo ragazzo, ci da le munizioni giuste e paga regolarmente le fatture. I golpisti erano arrivati a 200 km da Mosca, praticamente pochi metri considerando la vastità immensa dell’impero russo. Poi, all’improvviso è scoppiato l’armistizio dentro il cuore romantico dell’ex cuoco dello Zar Vladimir Putin. C’è da dire che le pietanze scenografiche Prigozhin le sa cucinare, altro che Cracco o Barbieri. È un uomo tosto lui, ha mezza Africa sotto controllo e pure il Venezuela. È capace di prendere a schiaffoni Shoigu, il ministro della Difesa russo.

In Italia solo Cannavacciuolo, forse, potrebbe dare un po’ di paccate a Crosetto, che a stazza neanche scherza. Intanto la guerra in Ucraina continua, anche se Putin non è più lo stesso, prima era uno Zar assoluto ora sembra il Presidente de “la Coop sei tu”.

Non si capisce più chi comanda, infatti gli americani sono basito e non sanno più con chi trattare. Perché prima o poi si dovrà trattare. Solo che non si sa chi deve pagare il prezzo della trattativa. Vuoi vedere che saremo noi europei quelli che pagheremo il conto?