“Non ci sarà sicurezza per l’Ucraina senza una Bielorussia libera, e non ci sarà libertà per la Bielorussia senza la vittoria dell’Ucraina. Siamo in questa lotta insieme: i nostri nemici sono gli stessi e anche i nostri alleati. Questa lotta non riguarda solo l’Ucraina o la Bielorussia, ma il futuro dell’Europa“, afferma Svetlana Tikhanovskaya, la leader dell’opposizione bielorussa in un’intervista esclusiva rilasciata a Nello Scavo per Avvenire.
Tikhanovskaya aveva vinto le elezioni presidenziali in Bielorussia, ponendo fine al regno del dittatore Lukashenko, ma l’interferenza di Vladimir Putin ha rovesciato l’esito elettorale, costringendo Tikhanovskaya a fuggire dal paese tre anni fa. Il marito di Tikhanovskaya, Sergej, è stato arrestato e recentemente si dice sia morto in prigione.
Rispondendo alle domande sul destino del marito, Tikhanovskaya rivela: “L’ultima volta che ho avuto notizie di Sergej è stato il 9 marzo. Da allora non ho saputo più nulla. Non ho ricevuto alcuna lettera, né l’avvocato mi ha trasmesso alcuna informazione. Questo è un altro tentativo del regime di opprimere sia i prigionieri politici, che sono privati dei contatti con il mondo esterno e detenuti in condizioni deplorevoli, sia le loro famiglie, che devono vivere la loro vita senza sapere nulla dei loro cari.
La presenza di Prigozhin e della Wagner in Bielorussia è un argomento di preoccupazione. Tikhanovskaya lamenta l’insediamento di questi “assassini e criminali di guerra” nel suo paese, sottolineando le minacce che la loro presenza rappresenta sia per la Bielorussia che per i paesi vicini. Quando interrogata sulla sovranità della Bielorussia, Tikhanovskaya è categorica: “La presenza delle truppe russe, delle armi nucleari e ora di Prigozhin sul nostro territorio, è una minaccia diretta alla nostra sovranità. Al momento, siamo sotto una forma di occupazione ibrida da parte della Russia. Ma ci troviamo di fronte a due nemici: il regime illegittimo di Lukashenko e la Russia di Putin.
Russia e modernizzazione: Putin non sta perdendo solo la guerra
La situazione dei diritti umani e civili in Bielorussia è descritta come “catastrofica e in continuo peggioramento”. Fa riferimento all’ultimo rapporto della relatrice speciale delle Nazioni Unite Anais Marin, aggiungendo che la guerra in Ucraina ha solo intensificato la repressione. Il regime di Lukashenko utilizza la guerra come pretesto per limitare ulteriormente le libertà civili e colpire chi osa dissentire.
Le parole di Tikhanovskaya evidenziano la situazione drammatica che la Bielorussia sta vivendo sotto il dittatore Lukashenko e l’occupazione di Putin. Tuttavia, l’opposizione rimane risoluta. Tikhanovskaya insiste sul fatto che “la Bielorussia è un Paese libero e indipendente“. Le sue parole sono un richiamo alla resistenza e un segnale di speranza per tutti i bielorussi e per chiunque creda nel diritto di un popolo a determinare il proprio destino. Nella lotta per la libertà e la democrazia, Svetlana Tikhanovskaya e l’opposizione bielorussa non stanno combattendo solo per il loro paese, ma stanno difendendo i valori che tengono unita l’Europa. Come lei stessa dice, “Questa lotta non riguarda solo l’Ucraina o la Bielorussia, ma il futuro dell’Europa”.
In questo scenario in continua evoluzione, resta essenziale mantenere l’attenzione sulla Bielorussia e sostenere le forze democratiche in lotta per un futuro libero e pacifico. La voce di Tikhanovskaya è un promemoria vivente delle sfide che il suo paese sta affrontando e del coraggio necessario per resistere a un potere oppressivo.