Susanna Ceccardi fa tanto ridere. Ma è lo stesso pericolosa

Suscitano veramente stupore e incredulità le affermazioni della parlamentare europea ed ex candidata alla presidenza della Regione Toscana, Susanna Ceccardi (Lega) riguardo all’accoglienza dei profughi. Testualmente a domanda “Se c’è una donna africana che scappa dall’Ucraina la devono accogliere o no?”, Ceccardi risponde: “Bisogna vedere se scappa veramente dall’Ucraina. Non è facile stabilirlo: altrimenti diventa un viatico per tutti quelli che scappano dall’Africa”.

Per dare un senso a questa affermazione dovremmo immaginare che un migrante africano per raggiungere l’Italia si diriga prima a Kiev (seguendo un percorso né breve né sicuro) e poi da lì – sotto le bombe russe – si muova per raggiungere il nostro Paese. Tesi sinceramente grottesca che, se non provenisse da una parlamentare europea, rimarrebbe confinata fra le quattro mura di un bar. Invece, proprio la fonte la rende del tutto inaccettabile e – peggio – indicativa di come la destra sovranista, intrisa di malcelata xenofobia mista a ignoranza, affronti con superficialità tematiche così rilevanti e complesse quali le migrazioni.

Non vi è dubbio, per motivi che sono stati già spiegati ampiamente dagli esperti, che nell’inquieto mondo globalizzato il fenomeno migratorio sia destinato a rendersi sempre più endemico e pervasivo al punto da interrogare l’Occidente (se ancora si può parlare in questi termini) sulle strategie per affrontare la sfida.
Oggi, ancor più di prima! Il conflitto in Ucraina dovuto all’invasione russa è, per motivi geopolitici noti, il più importante al momento, ma certo non il solo, con la conseguenza che le spinte migratorie di chi legittimamente scappa dalla guerra aspirando a un futuro migliore di pace e libertà debbono trovare risposte serie e pragmatiche da parte di una politica all’altezza della modernità e della conseguente complessità.

Ebbene, di fronte a tale situazione, la risposta della Ceccardi dimostra ancora una volta come certa politica, certa cattiva destra, sia lontana da quell’altezza che le compete e che, ignara della sua stessa misera condizione, fugge in slogan e propaganda del tutto fuori luogo al punto da risultare grottesca. A ben vedere, immaginare improbabili tragitti migratori significa semplicemente ammettere che, in quel piccolo orizzonte culturale, ci sono profughi di serie A e profughi di serie B. Ca va sans dire che tutto ciò è sconcertante e inammissibile per una destra che aspiri a governare la Nazione.

Questo niente ha a che vedere con la necessità di regolare i flussi e pretendere un più ampio e incisivo apporto dei paesi dell’Unione Europea nella gestione del fenomeno. Ma occorre essere molto seri e molto accurati nell’affrontare temi di questa portata.

Ceccardi e i suoi sponsor ancora una volta dimostrano di non avere né le capacità né le competenze per guidare l’Italia in questo delicato momento. Probabilmente non le hanno mai avute in quanto intrinsecamente populisti, ma oggi, dopo due anni di pandemia e l’inizio di questa tragica guerra, ciò appare estremamente evidente e, francamente, non ce lo possiamo permettere.