mario mauro

Mario Mauro: “Zaporižžja punto di svolta, blocco gas russo diventa possibile”

“Onestamente visto cosa sta accadendo credo che il blocco delle forniture energetiche russe non sia uno scenario molto lontano,” così il professor Mario Mauro, già ministro della Difesa, in una conversazione con Buonadestra.it

Professor Mauro, il petrolio schizzato a più di 100 dollari al barile, il mercato energetico in subbuglio, la guerra. Tutto questo basterà all’Europa per ripensare la sua strategia energetica, magari bloccando le forniture di gas russo?

Quello che è accaduto la notte scorsa a Zaporižžja segna un punto di svolta. È inaccettabile che le forze militari russe prendano di mira centrali nucleari. Di conseguenza tutto diventa possibile, anche il blocco delle forniture energetiche russe.

Crede che anche in questo caso l’Europa manterrà la stessa compatezza?

Il blocco diventerà una strada percorribile se verranno a mancare le condizioni per qualsiasi passo avanti con Mosca. Ora è il momento di ragionare, giorno per giorno, su cosa sta accadendo, e decidere di conseguenza. L’ha detto anche Orban, no?

L’Ungheria ha un forte legame energetico con Mosca

Eppure Orban non ha messo il veto sulle sanzioni Ue alla Russia

E l’Italia?

Guardi, il presidente Draghi ha fatto esplicito riferimento al tema delle scorte nel suo discorso in Parlamento. Il Governo ha un piano per fronteggiare una possibile crisi energetica. Per quanto riguarda il taglio delle forniture, nel contesto che stiamo vivendo possono accadere cose in grado di imporre anche questo ‘sacrificio’ al nostro Paese.

Perché Zaporižžja è così importante?

Putin ci ha raccontato che il presupposto di questa guerra per Mosca era tutelare le comunità russofone in Ucraina. Mi dica Lei quale sarebbe la tutela di queste comunità e degli stessi cittadini russi nel caso di un incidente nucleare. L’obiettivo di Putin non è “liberare l’Ucraina dai nazisti…”.

E allora quale, le risorse ucraine?

L’Ucraina è un Paese ricchissimo di materie prime, è un enorme granaio, insomma rappresenterebbe un “bottino di guerra” molto prezioso per i russi. Ma Putin non ha invaso l’Ucraina per l’uranio o per il grano. In guerra le ragioni geopolitiche prevalgono su quelle economiche. Parafrasando Brzezinski, la Russia con l’Ucraina è una potenza globale. Senza l’Ucraina, rimarrà una potenza asiatica.