Spagna, la versione di Falcones: grande coalizione per dire no ai populisti

La Spagna si trova attualmente in uno scenario politico contraddittorio, con una crescente polarizzazione e tensione tra i principali partiti. In un’intervista esclusiva al Corriere della Sera, lo scrittore Falcones ha condiviso le sue opinioni sulla situazione politica del Paese, evidenziando la necessità di trovare una soluzione per governare senza divisioni e rivalità estreme.

Falcones ha espresso la sua preoccupazione riguardo alle alleanze con partiti minoritari, sottolineando che “il Pp non dovrebbe essere obbligato a stringere alcuna alleanza con Vox. Stiamo vivendo in un Paese che torna alla guerra civile, a dividersi. L’esercizio della politica è viscerale, si tirano ‘linee rosse’ invalicabili, a volte assurde.” L’opzione più logica, secondo lui, sarebbe quella proposta da Feijóo, ovvero un accordo tra i due grandi partiti di Spagna per governare senza dover ricorrere a Vox o ai separatisti catalani. Tuttavia, Falcones ammette la difficoltà di realizzare questa soluzione, poiché la politica spagnola sembra incapace di mettere da parte le differenze per il bene comune.

Uno dei punti di maggiore preoccupazione riguarda Vox, il partito di estrema destra che ha suscitato discussioni e divisioni nel Paese. Falcones, tuttavia, invita a considerare la situazione in modo equilibrato, dicendo: “Franco è morto da tempo. Non mescoliamolo con il presente. Vox può essere un partito di estrema destra. Ce ne sono molti in Europa al governo, avete una presidente di governo in Italia.” L’autore sottolinea che Vox non dovrebbe essere temuto finché esistono contrappesi democratici che mantengono il rispetto per i parametri della Costituzione. La chiave sta nel comprendere perché una parte significativa degli spagnoli ha scelto di votare per questo partito, analizzando le cause profonde del crescente consenso per la destra in Europa.

Falcones identifica una politica divisiva come uno dei principali fattori alla base della crescente tensione in Spagna. L’autore fa riferimento all’esempio del dibattito sul femminismo, evidenziando come l’uso indiscriminato dell’etichetta “machista” abbia polarizzato ulteriormente la società. “Questa rabbia è il frutto di una politica che ha portato gli spagnoli allo scontro. L’esempio più evidente è stato bollare per quattro anni tutti gli uomini come maschilisti. Chi non concorda con il femminismo esasperato della ministra dell’Uguaglianza è un ‘machista’.”

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Inoltre, critica i meccanismi di marketing politico e i populismi, che spesso promettono soluzioni semplicistiche a problemi complessi, contribuendo a creare una società confusa e disillusa. L’autore riflette: “Sì, c’è molta tensione in Spagna. Nei dibattiti elettorali si sono detti di tutto, dal ‘bugiardo’ in su. E in effetti mentono tutti. Siamo travolti da meccanismi di marketing secondo i quali siamo pecore che devono credere a tutto e al suo contrario.”

Il fenomeno della crescita della destra in Europa è stato oggetto di analisi da parte di Falcones, che collega questa tendenza al rifiuto di un “buonismopolitico eccessivo. Per coloro che si trovano in difficoltà economica, l’attrazione verso la retorica estrema destra potrebbe derivare dalla promessa di soluzioni immediate. “Nasce dal rifiuto di un ‘buonismo’ politico eccessivo, che spinge chi fatica ad arrivare a fine mese a votare una estrema destra che offre soluzioni in gran parte irrealizzabili. Pensano che il loro lavoro e i loro soldi siano violentati dai migranti, dai poveri, dai delinquenti… Non c’è più interesse a studiare i problemi e risolverli. È la base di tutti i populismi, anche di sinistra.”

L’intervista a Falcones ha gettato luce su una Spagna divisa politicamente e socialmente, con la necessità di trovare una stabilità governativa per affrontare le sfide del futuro. L’opzione di un appoggio esterno e la ricerca di un accordo tra i principali partiti sembrano essere delle possibili vie percorribili. Tuttavia, è essenziale affrontare le cause profonde della tensione e della crescita della destra, promuovendo un dialogo costruttivo e la comprensione reciproca. Solo attraverso una politica inclusiva e orientata al benessere della società sarà possibile affrontare le sfide e costruire un futuro più prospero per la Spagna.