Sorpresa, in Spagna il Pp non vuole governare con Vox. Alla faccia di Giorgia

Meno due giorni e gli spagnoli si preparano ad andare alle urne per rinnovare il Parlamento, determinando così il futuro politico del Paese. L’opposizione guidata dal Partito Popolare (Pp), posizionato al centro-destra, si scontra con il governo socialista di Pedro Sánchez, in carica dal 2018. Mentre gli spagnoli si apprestano a compiere la loro scelta, l’atmosfera è tesa e le piazze si riempiono di manifestazioni politiche in diverse città, specialmente in quelle dove il Pp ha già governato con la destra di Vox.

In questa fase cruciale della campagna elettorale, i sondaggi sono vietati, ma gli ultimi dati indicavano il Pp in vantaggio, anche se lontano dalla maggioranza assoluta di 176 seggi necessari per governare da solo. Tutti gli scenari sono possibili, e l’attenzione è focalizzata su come si evolveranno gli eventi nei prossimi giorni.

Prima di recarsi alle urne, il presidente del Pp Alberto Núñez Feijóo ha concesso un’intervista ai colleghi del quotidiano spagnolo “El Mundo”, in cui ha espresso le sue aspettative per il partito e per sé stesso in vista delle elezioni.

Alberto Núñez Feijóo si dice fiducioso di ottenere un risultato “straordinario” e chiede agli elettori di assicurare un governo pulito, senza coalizioni. L’obiettivo del Pp è ottenere più di 150 deputati, anche se un risultato migliore sarebbe gradito, considerando il segnale di forte partecipazione al voto e il desiderio di cambiamento espressi dalla popolazione.

Tuttavia, un simile risultato potrebbe richiedere il supporto di Vox, un partito di destra che ha guadagnato consensi tra gli elettori che in passato sostenevano il Pp. Riguardo a una possibile collaborazione con Vox, Núñez Feijóo afferma che lascerà che il popolo si esprima e sostiene che mettere in piedi un governo di coalizione con Vox non sarebbe la scelta migliore per la Spagna. Non condivide il programma di Vox, specialmente riguardo all’organizzazione territoriale dello Stato, ai cambiamenti climatici, alla violenza maschilista e ad altri temi.

Europa e alleanze: la fallimentare strategia di Meloni

L’intervista prosegue con l’analisi dell’ascesa di Vox, che Feijóo attribuisce alla spinta del populismo di sinistra e alla reazione opposta da parte di alcuni elettori del Pp. Con il governo di destra, Feijóo afferma che non intende provocare tensioni, ma non ammette ricatti e non vuole che gli indipendentisti credano che lo Stato sia negoziabile. La sua principale promessa è quella di riportare la concordia in Spagna e risanare l’economia.

Riguardo ai rapporti con l’Italia e l’ingresso di Giorgia Meloni nel Partito Popolare Europeo (Ppe), Feijóo afferma che saranno corretti e fruttuosi. Ritiene auspicabile che Meloni entri a far parte del Ppe e afferma di avere ottimi rapporti con l’Italia nel contesto dell’Unione Europea.

Per quanto riguarda l’economia spagnola, Feijóo afferma che è necessario dire la verità agli spagnoli sul debito e sottolinea l’importanza di affrontare questa sfida per garantire un futuro prospero per il Paese.

La Spagna si avvia verso una decisione fondamentale per il suo futuro politico, e il Partito Popolare, guidato da Alberto Núñez Feijóo, si appresta a sfidare il governo socialista in carica. Le prossime elezioni saranno un banco di prova per la destra spagnola, che dovrà affrontare sfide interne ed esterne, stabilire rapporti con altri partiti e guidare il Paese attraverso un periodo di cambiamento e crescita economica.