Filippo rossi

Rossi non ha dubbi: “La mia Destra ‘centrale’ nel Patto repubblicano”

Nel centro che Carlo Calenda sta cercando di formare in vista delle elezioni ci sarà anche un pezzo di destra. È il partito di Filippo Rossi, leader de «La Buona destra», appunto. Il giornalista viterbese, 57 anni, che ha sempre militato a destra, è pronto ad aderire al “patto repubblicano”, il progetto evocato dal leader di Azione. Rossi è stato caporedattore all’«Italia Settimanale», poi impegnato in «FareFuturo». Tanti ricorderanno il sodalizio politico suo con Gianfranco Fini. L’idea di rompere con Berlusconi e di fondare Futuro e Libertà per l’Italia alle elezioni politiche del 2013 non venne premiata dagli elettori, ma i principi che la ispirarono, quelli del «patriottismo repubblicano», né illiberale né nazionalista, erano e restano validi, ha chiarito Rossi.

Per spiegare la scelta di «aderire con convinzione ad Azione e al Partito Repubblicano» Filippo Rossi ha citato una giornalista e politologa statunitense naturalizzata polacca Anne Applebaum: «C’è bisogno di una forte destra liberale moderata. Una destra ‘centrale’ che rispetti la democrazia e le sue regole». Per il leader di “Buona destra”, che è stato intercettato da «Avvenire», la destra moderata e liberale ha proprio «la funzione politica e storica di evitare che le destre radicali estreme, populiste, prendano il sopravvento, conquistino spazio». Non è allarmista né grida al pericolo fascista Rossi, ma è convinto che «una politica seria è quella che riesce a capire il confine da non superare, il confine tra amici e avversari. Bisogna avere il coraggio di individuare gli avversari sulla base dei principi e delle idee e essere chiari su questo». 

Per Filippo Rossi è «impossibile non ascoltare», anzi, «è doveroso da accogliere», l’appello di Calenda: «I liberali e i popolari, se sono davvero tali, non possono che combattere la furia sovranità». Il leader di Buona Destra ha detto sul finale di intervista che gli piacerebbe avere tra i nuovi compagni di viaggio Mara Carfagna, che ha lasciato Forza Italia. Già tre anni fa, quando Rossi pubblicò ‘Dalla parte di Jekyll, Manifesto per una buona destra’, Rossi aveva visto nella ministra del Sud uno dei possibili volti della destra moderata. A quanti vogliono impegnarsi a costruire una destra ‘centrale’ Rossi dedica proprio le parole della Carfagna: “Sono rimasta sulla sponda dove sono sempre stata. Di fronte a un bivio tra sottomettermi a una visione che non è la mia e rispettare quella in cui ho sempre creduto, non ho avuto alcun dubbio. In questo momento la priorità è mettere in sicurezza il Paese, non esporlo a salti nel buio”.