michele santoro

Quel disco rotto di Michele Santoro dal Covid alla guerra di Putin

Certo che è sempre  piacevole guardare l’infotainment di La7. Guardarlo in pillole, ci mancherebbe. A piccole dosi transmediali, se no chi li regge. Prendiamo ad esempio l’ospitata a Piazza pulita di Michele Santoro, tra feisbuc e sito di Piazza pulita. Avevamo già la copia, il professor Orsini. Ora torna in scena l’originale, per scontata doppiezza, narcisismo catodico e vittimismo culturale.

Dai post su feisbuc apprendiamo che “il nemico più mostruoso” che abbiamo davanti a noi “non è Putin”, ci mancherebbe, bensì “la guerra, la guerra è la cosa davvero mostruosa”. E fin qui, appunto, la pregnante comunicazione sui social de La7. Naturalmente se da feisbuc rimettiamo i piedi nella realtà, la guerra l’ha scatenata Vlad il matto, invadendo, pure male, la Ucraina; i morti e le vittime civili a Mariupol e nelle zone dove si sta intensificando il conflitto li fanno i missili e l’artiglieria dei russi, cioè di Putin; ergo mostruoso è lo zar del Cremlino perché le guerre non è che si combattono da sole.

E fin qui la fiera dell’ovvio. Poi c’è l’altro grande must del Santoro ultimi anni, il vittimismo, “la narrazione unica” che taglia fuori le voci altre dai media italiani. C’era una narrazione unica sul Covid, ma grazie al cielo avevamo giornalisti intrepidi che si ribellavano per dare voce a chi non l’aveva, e adesso c’è la narrazione unica sulla Russia di Putin. Tanto unica che il bello di tanto giornalismo  in Italia nell’ultimo mese è stato interrogarsi sulle tesi del professor Orsini. Anche lui ribelle contro la narrazione unica, proprio come Santoro.

Naturalmente anche in questo caso tornando nella realtà non c’è nessuna narrazione unica visto che a casa nostra ognuno parla ed espone più o meno regolarmente ma liberamente il proprio pensiero. Non funziona mica come in Russia, del resto, dove il mostro del Cremlino, quello della guerra mostruosa, ha sfruttato la guerra medesima per dare la stretta finale autoritaria sulla libera stampa o ciò che ne restava. Togli la spasmodica ricerca di clamore dell’infotainment italiano, dunque, e questo resta, la realtà. Putin un tiranno, la guerra scatenata da Putin in Ucraina, la narrazione unica di Putin in patria (e fuori). Ci rivediamo al prossimo post de La7 su feisbuc.