Quel calcolo sbagliato di Putin che mette ko l’economia russa

di Simone Margheri

Da ex agente del KGB quale è, Putin ha un imprinting militare che si basa sul Blitzkrieg. Ciò che non aveva però considerato è il contesto economico internazionale che nel terzo millennio accelera esponenzialmente la necessità di raggiungere gli obiettivi in poche ore, perché i conflitti come questo in Ucraina, voluto solo da lui e da lui innescato, hanno costi elevatissimi e una nazione come la Russia che in termini economici globali è una pulce non può resistere per molto tempo. Putin sa benissimo che economicamente non può permettersi un mese di guerra: ogni giorno che passa il presidente assoluto vede il suo consenso eroso inesorabilmente.

A questo punto è impensabile, anche ammesso e non concesso che i russi riuscissero in pochi giorni ad espugnare Kiev, che possa essere sostenibile per la Russia un’occupazione militare necessaria a sostenere un governo fantoccio. Un costo a cui Mosca non potrebbe far fronte, ed ecco perché anche nelle trattative si fa riferimento alla smilitarizzazione.

I russi conoscono bene i costi dell’occupazione di una nazione con la popolazione locale ostile: l’Afghanistan nel 1985 fu infatti abbandonato al proprio destino, nonostante il governo di Najibullah fosse riuscito nell’impresa di resistere ben oltre il crollo dell’Urss, più per disperazione che per reale convinzione in realtà.

Sul novello zar aleggia lo spettro della profezia di Edward Luttwak secondo cui “insistendo con le sanzioni economiche Vladimir Putin potrebbe essere rimosso”. Le banche russe stanno esaurendo la loro liquidità, le filiali estere sono praticamente fallite, la borsa è sospesa ed è costretta a subire perdite di 260 miliardi di dollari in un solo giorno, il rublo ormai è ridotto al potere d’acquisto delle lire italiane. Le file dei cittadini russi ai bancomat non sono altro che l’indicatore più tangibile di tutto ciò.

Il giudizio della storia lo sta già subendo Putin che, al netto di alcune elucubrazioni di professori di storia, non è altro che un invasore, un despota e un assassino di civili e di bambini innocenti.

Buona fortuna Zelensky.