QAnon e l’Italia: la Buona Destra contro il complottismo

di Andrea Molle

Matteo Salvini è un simpatizzante del movimento complottista americano QAnon? Probabilmente no, anzi quasi certamente no. Tuttavia sono molti i sostenitori del leader leghista a cui piace pensare che lo sia e molti tra loro ne sono fermamente convinti. Ne sono sicuri al punto da creare gruppi di discussione online dedicati a scovare i segnali che, presumibilmente, Salvini lancerebbe ai seguaci di Q della penisola (https://www.open.online/2020/09/13/matteo-salvini-qanon-italiani-video/).

Quello che è certo è che lui, Salvini, da buon comunicatore quale è, non ha fatto molto per negare di avere simpatie verso il movimento che, proprio grazie al lockdown, sta prendendo sempre più piede in Europa e si espande velocementeanche in Italia.

La ragione può essere la semplice ignoranza, nel senso che Salvini ignora l’esistenza di QAnon, oppure la consapevolezza che, col tempo, il complottismo sta diventando un ghiotto bacino elettorale. Una coincidenza dunque? Forse sìma, a voler pensar male, perché perdere potenziali voti?  D’altronde diversi movimenti, quelli che da sempre orientano il voto della galassia identitaria vero l’estrema destra italiana, riprendono e amplificano i messaggi di Q. La Lega, ma ancheFratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle sebbene in misura minoree in modo meno evidente, non esitano a riprendere quegli stessi temi e tormentoni nella loro propaganda social media. Lo fanno perché questa retorica cospirazionista, fatta di nemici invisibili, “poteri forti” internazionali e spiegazioni semplicistiche, ha un grande successo. Ma, se così fosse, nel farlo si esporrebbero al rischio di essere associati a fenomeno estremamente pericoloso.

Nel nostro piccolo, noi vorremmo fare un po’ di chiarezza su un fenomeno ancora poco conosciuto nel nostro Paese, ma che presto occuperà le prime pagine dei quotidiani nazionali, e invitare l’estrema destra italiana a prenderne subito le distanze.In cosa consiste realmente QAnon e perché rappresenta un serio pericolo per la democrazia?

Durante le elezioni presidenziali americane del 2016, il candidato repubblicano Donald J. Trump fu indicato come “il Prescelto” da diversi gruppi cospirazionisti che, da allora, hanno iniziato a seguirlo con crescente interesse fino a farlo diventare una sorta di Messia. A seguito dell’inaspettata vittoria di Trump contro la candidata democratica Hillary Clinton, quelli stessi gruppi sono diventati sempre più visibili raccogliendosi sotto l’etichetta di QAnon. Questo gruppo è nato per raccogliere gli autodefinitisi seguaci di un anonimo utente internet noto con il nome in codice “Q”. Nella sua recente carriera di “gola profonda”, Q ha affermato di essere un esponente di alto livello dell’amministrazione Trump per poi iniziare a rivelare, progressivamente e tramite indizi che i suoi seguaci devonodecifrare autonomamente, la supposta verità sull’esistenza del deep state. I “poteri forti dello Stato Profondo”, come spesso viene tradotto dal pubblico italiano, sono una presunta cabala formata da politici, imprenditori e star cinematografiche rigorosamente di sinistra e dedite a rapimenti, sacrifici umani eculti satanici con l’obiettivo finale di raggiungere l’immortalità e asservire le masse mondiali. Una cupola degna delle migliori tradizioni pluto-giudaico-massoniche a cui Trump, aiutato da pochi leader mondiali suoi alleati, si opporrebbe strenuamente.Insomma, almeno secondo QAnon, Trump sarebbe l’ultima speranza dell’umanità e di cui gli altri leader sovranisti sono gli alleati. Questo è quello che gli analisti chiamano il core belief di QAnon, il nocciolo duro delle rivelazioni di Q, mentre in realtà ciascun utente o “gruppo di ricerca della verità” può integrarli con altri contenuti, modificandone o adattandone il messaggio alle proprie esigenze e al proprio contesto. Per questo il movimento è considerato dagli studiosi come un vero e proprio fai-da-te, un open-world, cospiratorio.

Sebbene questo gruppo cospirazionista sia nato come un fenomeno marginale e profondamente americano, grazie alla sua flessibilità ha poi preso velocemente piede su YouTube, dove creatori di contenuti conservatori hanno iniziato a produrre decine di video ispirati dagli indizzi di Q attirando centinaia di migliaia di visualizzazioni. All’inizio del 2018 QAnon contava già su una vasta rete di canali YouTube, podcast e libri dedicati al Deep State, oltre agli immancabili gadgets a tema. Slogan e simboli di QAnon, come l’hashtag #WWG1WGA (“Where We Go One We Go All”), hanno iniziato a popolare l’ecosistema dei media e dei movimenti conservatori e hanno fatto capolino nella vita quotidiana e nelle manifestazioni di supporto al presidente Trump. Allo stesso tempo QAnon ha mostrato tutto il suo lato (ancora più) oscuro laddove diversi suoi seguaci sono stati implicati in molestie, atti di vandalismo, assalti a mano armata e perfino omicidi. Nel 2019 la breve ma intensa carriera del movimento è culminata nella designazione di QAnon come minaccia terroristica da parte dell’FBI; la prima teoria della cospirazione ad essere classificata come tale. Un vero e proprio record.

Con quasi 1,5 milioni di seguaci, QAnon è stato certamente aiutato dalla recente pandemia e dalla conseguente diminuzione della fiducia nelle istituzioni. Nel 2020 il numero di Tweet correlati al QA è passato dai quasi 5 milioni nel 2017 a oltre 12 milioni. Donald Trump rimane una figura chiave della narrazione cospirazionista e il movimento è per la maggior parte incentrato su temi cari all’America. Tuttavia stiamo assistendo a un boom di QAnon anche in Europa, dove il moviment conta ormai più di 500.000 seguaci presenti in diversi social media. In Germania, la seconda nazione per diffusione dopo gli Stati Uniti, QAnon ha fatto breccia tramite i movimenti di estrema destra e il sentimento anti-Merkel che sono cresciuti esponenzialmente durante il lockdown. Anche certi movimenti di sinistra, in particolare quelli facenti parte della galassia ecologista, sono però sempre più attratti dalla sua retorica. In Francia, dove il movimento è presente da più tempo sebbene in modo limitato, QAnon è penetrato grazie al movimento dei Gilet Gialli, mentre nel Regno Unito ha raccolto i primi consensidurante la campagna per il Brexit. In Italia la reale dimensionedi QAnon è ancora largamente sconosciuta, ma la propaganda di Q è penetrata nel messaggio della destra populista che vi accede tramite i diversi movimenti identitari che la sostengono apertamente e che ne hanno già abbracciato dichiaratamente la retorica. È palese che i leader politici che utilizzano materiale di QAnon guadagno migliaia di followers senza alcuno sforzo,semplicemente ripubblicando le “soffiate” di Q con un minimo di adattamento alla realtà italiana, spesso in chiave cattolica.Quando Salvini scrive “Mai fermarsi! Mai avere paura! Sempre avanti!”, o twitta le sue congratulazioni per l’elezione di una deputata americana legata a QAnon, oppure quando prende le parti di Trump che rifiutando la recente sconfitta si sta portando sempre di più vicino a una retorica da Colpo di Stato, inconsapevolmente strizza l’occhio a un’organizzazionecriminale che in America è considerata un covo di potenziali terroristi. In conclusione, sperando si tratti di una serie di erroriin buona fede, la nostra richiesta è semplice: a Salvini e, per andare sul sicuro anche a Giorgia Meloni e ai 5 Stelle, chiediamo di prendere una chiara e netta posizione e distanziarsi senza alcuna esitazione e prima che sia troppo tardi dal movimento QAnon e dalla massa di cospirazionisti che lo sostiene in Italia.