Ponte sullo Stretto, metafora universale di unione nella diversità

Il concetto di “ponte” è intriso di significati profondi, che da sempre spaziano dalla filosofia, alla fisica, alla letteratura infine. E’ simbolo di connessione, unione e superamento delle divisioni: rappresenta la possibilità di connettere mondi distinti e superare le divisioni.

Friedrich Nietzsche ha utilizzato il concetto di ponte per sottolineare l’importanza di “superare” le differenze e le paure nella creazione di un legame significativo. Secondo Nietzsche, “Colui che costruisce un ponte deve essere in grado di superare la sua paura di guardare nell’abisso.”

Martin Heidegger ha invece considerato il ponte come una metafora per l’essere nel mondo: Heidegger sostiene che il ponte è ciò che ci permette di collegare e comprendere il nostro ambiente circostante, superando la distanza e creando un legame con tutto ciò che circonda.

Il ponte è però anche un concetto di fisica, e la teoria dei ponti di Einstein-Rosen ne rappresenta un emblema decisamente visionario: secondo questa teoria, nota anche come “wormholes”, si postula l’esistenza di tunnel nello spazio-tempo che potrebbero connettere punti distanti dell’universo, consentendo viaggi spazio-temporali oltre la velocità della luce.

Infine la letteratura, come nel celebre poema di Langston Hughes, “The Negro Speaks of Rivers”, individua il ponte come simbolo di connessione tra le culture e di profonda conoscenza storica. Hughes scrive: “Ho conosciuto il fiume / che scorre verso il passato / nell’abisso del tempo / ho costruito un ponte / tra le rive di vite”.

E la metafora politica? Nella costellazione attuale italiana, il Partito Azione guidato da Carlo Calenda si pone come un “ponte” tra destra e sinistra, con l’obiettivo di costruire uno spazio centrale in cui le differenze ideologiche possano essere avvicinate e sintetizzate in quell’ idea repubblicana che diventa via alternativa atta ad unire e trovare soluzioni comuni per il bene del paese. Ed è proprio il tema del ponte, stavolta come infrastruttura, ad essere molto attuale, in questi giorni.

Il 24 maggio 2023, con 103 voti a favore, 49 contrari e tre astenuti, l’Aula del Senato ha dato il via libera definitivo al DL sul Ponte sullo Stretto di Messina, atteso da più di 50 anni, e che secondo le stime “darà 100.000 posti di lavoro e farà risparmiare ai siciliani 6 miliardi di euro l’anno “- Salvini dixit.

Ed in merito al Ponte sullo Stretto, la presenza della Buona Destra – Calabria al Resort Altafiumara (RC) il 26.06.23 per un momento di riflessione importante a riguardo, rappresenta l’ esatta sintesi proprio tra un PD che rimane ai margini di opposizione tramite sparuti militanti che ideologicamente dicono NO al Ponte senza cercare alcuno spazio di contraddittorio alla pari, ed il CDX con FI e Lega per conto soprattutto del collegato Ministro Salvini (tramite remoto) che non impegna la sua presenza in carne ed ossa (quando il momento lo avrebbe richiesto e caldeggiato), ma che esplicita l’ informazione per la quale, oltre il ponte, oggi in Sicilia ed in Calabria ci siano previsti cantieri per 18 miliardi di euro per il potenziamento delle ferrovie e delle autostrade nelle due regioni.

Caro Ministro, quanti tentativi di prima posa sono stati fatti prima di questo momento storico per questa opera? Ministro Salvini già due, e la paura che questo possa essere il terzo sintetizza la necessità che non aumenti il numero dei ruderi incompiuti di queste azioni, che per altro sono esattamente le brutture di una Calabria ed una Sicilia che lei ha sempre utilizzato per farsi eleggere, ma che ha lasciato abbandonate a se stesse fin dal suo primo ministero.

Cosa fa sintesi e diventa “ponte” pertanto? Il Lions International, organizzando uno spazio di riflessione dal titolo ‘Forum permanente del Mediterraneo e Mar Nero per il futuro dei giovani’, che ha cercato di dare spazio a domande e dubbi, a dati e computi economici, provando come forza non ideologica a disegnare una cornice scevra da faziosità, ed utile al cittadino calabrese, siciliano, ed italiano infine.

La Buona Destra, forza in seno ad Azione, sposa in pieno questa rappresentazione neutra e di servizio al cittadino, abbracciando tutti i Comuni che si sono fatti testimoni di questa richiesta trasformata nel forum suddetto, primi tra tutti quelli di Villa San Giovanni – rappresentato dalla Sindaca Giusy Caminiti – e Terranova Sappo Minulio – rappresentato dal Sindaco Ettore Tigani, cui va il plauso di dimostrare che la funzione pubblica, e pertanto quella politica, è “ponte” di contatto tra il territorio, i suoi bisogni reali, e la reale funzionalità delle scelte di prospettiva.