di Massimiliano Sammarco
Dopo la rivoluzione tributaria. Dopo aver cambiato la classe politica. Dopo aver snellito la burocrazia. Dopo un serio piano Marshall per tutte le nostre imprese, professionisti e lavoratori.
Ci dobbiamo domandare cosa fare nei prossimi anni. Perché non guardare alle Americhe, dal Canada al Cile? Un territorio grandissimo un mercato enorme con ancora un potenziale di sviluppo economico infinito e con una comunità di origine italiana vastissima con tradizioni, cultura, storia e mentalità uguali alle nostre.
Dovremmo cominciare con un politica estera forte e lungimirante a stringere ancora più accordi commerciali e sottoscrivere dei trattati di libero scambio con gran parte delle nazioni americane . In primis con gli USA, creando di fatto un unico mercato senza quindi dazi e dogana (mantenendo, in un primo momento, il controllo però su alimenti e prodotti farmaceutici). Poi con il Cil esattamente la stessa cosa: un trattato di libero scambio in modo che così ci troveremo automaticamente anche nel mercato unico dell’Alleanza del Pacifico (Cile, Perù, Colombia e Messico ) e poi con l’Argentina e Mercosur. Con questi paesi sarà poi opportuno creare, in un momento successivo, una task force per investimenti e sviluppo per tutti i paesi del Centro America, escluso Panama, studiare con attenzione l’evoluzione politica del Venezuela.
Diventare quindi un unico mercato con le Americhe e quindi muoverci liberamente tra i due continenti: scambio di tecnologia, scambio di professionisti nella gestione aziendale, joint venture, accordi commerciali, fusioni, movimento delle persone, dei lavoratori specializzati, dei professionisti e delle imprese e dei capitali. Università che si alleano e che stringono accordi su ricerca e sviluppo congiunti; possibilità di libero movimento degli studenti da una facoltà all’altra con validità automatica dei titoli.
In questo progetto di sviluppo economico la Spagna potrebbe essere il nostro partner europeo (credo che sia inutile spiegare il perché) ma potrebbero unirsi anche Portogallo e Grecia. Riportare il più possibile tutta la produzione industriale dalla Cina in questo nuovo mercato con incentivi e sgravi fiscali è un altro obiettivo collegato.
Inoltre questa alleanza economica così costituita potrebbe avere come capo fila Italia e Spagna per lo sviluppo e gli investimenti in Africa, con il Mediterraneo come porta principale di entrata.