Sardegna

Perde la figlia per una rara malattia: gira a nuoto la Sardegna per raccogliere fondi

L’ex pallanuotista Corrado Sorrentino fa il giro della Sardegna a nuoto per raccogliere fondi per l’Oncoematologia dell’ospedale Microcitemico di Cagliari. Lui, tre volte campione nazionale assoluto, 23 volte campione nazionale di categoria, ha perso la sua bambina di 7 anni nel 2018 per una rara malattia. La sua straordinaria  impresa in mare è stata pianificata un anno fa, “dopo aver provato il periplo dell’Isola di San Pietro (Carloforte, nel Sud Sardegna), ho capito che potevo fare di più”. Si parla di 700 km, 71 tappe totali, con una media di tre ore di nuoto al giorno.

Ad accompagnarlo durante il tour ha il supporto della Guardia Costiera. “Hanno colto il senso del progetto e dato subito la disponibilità in termini logistici, soprattutto per i punti più delicati del percorso, come il Golfo di Olbia, dove transitano molte imbarcazioni ogni giorno”. L’arrivo è previsto per il 28 agosto, di nuovo a Marina Piccola, al Poetto di Cagliari.

Quando non sarà in mare, Corrado Sorrentino in giro in camper potrà incontrare persone interessate a conoscere la sua associazione e raccogliere fondi. E per parlare della figlia Amelia, la sua ragione di vita, scomparsa nel 2018 per via di una rara patologia intestinale. Aveva soltanto 7 anni. “Ma è sempre con me spiritualmente, la ringrazio ogni giorno perché ci ha dato una grande opportunità di risvegliare molte coscienze dal torpore di una quotidianità caotica, che fa perdere di vista le cose davvero importanti, come il tempo che passiamo con i nostri figli”, le parole dell’ex pallanuotista.

Attraverso l’associazione Sorrentino ha portato avanti tante iniziative importanti a favore dei più piccoli. Della adorata figlia Corrado pubblica i peluche, il grembiulino, le scarpette da ballo, disegni e biglietti per la festa del papà. Non c’è però alcuna foto: “Mia figlia non diventerà mai un fenomeno da baraccone, usata per raccogliere qualche like sui social, per speculare sul dolore”. Parlando della sua bambina ha confidato a ‘Repubblica’ anche un’altra cosa molto bella: “Quando ho saputo che Amelia sarebbe nata, ho sperato che prendesse da me solo una cosa, il rapporto viscerale con l’acqua. E così è stato. Amelia era una nuotatrice, quando entrava in piscina non si poteva non restare incantati. E così è per me, quando nuoto ho la sensazione di totale abbandono, mi immergo ed è come entrare in un’altra dimensione, il corpo in acqua e l’anima altrove. E Amelia tanto vicino a me”.