francia germania

Per l’Europa senz’anima conta più il gas che il massacro di un popolo

A quasi un mese e mezzo di distanza dalla invasione di uno Stato sovrano da parte di un regime dittatoriale, Francia e Germania si preparano a dichiarare qualche dozzina di diplomatici russi “persone non grate”. Mamma mia che paura che proverà Putin.

Dopo le immagini raccapriccianti delle stragi russe in Ucraina, con i corpi delle vittime per strada, il fu ‘motore europeo’, l’asse Parigi Berlino, ancora si chiede se sia il caso di inasprire le sanzioni contro Putin, perché il regime ti dà una mano, dal regime si compra il metano.

E anche sull’invio di armi agli ucraini, va bene, vediamo, facciamo con calma, non si sa mai Putin dovesse farcela a spaccarla in due l’Ucraina e restare al potere, poi dovremo continuare a farci affari. C’è poco da fare. Il ‘motore europeo’, non da oggi, imprigiona l’animo del Vecchio continente nell’interesse mercantile, nazionale, finanche personale, condannandoci  alla inettitudine.

Non sarà certo grazie a francesi e tedeschi se gli ucraini riusciranno a conservare la loro libertà. Ancora una volta, dobbiamo sperare che l’America lontana e gli inglesi che dall’Europa hanno deciso di uscire, insieme ai coraggiosi Paesi dell’Europa orientale, la Polonia e gli Stati baltici che non si piegheranno mai a Putin, facciano loro, ci pensino loro, che a noi interessa solo fare affari.

È la solita Europa. L’Europa che non conta, non esiste, l’Europa senz’anima.