Onore a Olena, uccisa a Mariupol la dottoressa patriota

Non c’è l’ha fatta Olena Kushnir, il medico della Guardia nazionale ucraina, in prima linea insieme ad altre cento donne nella difesa di Mariupol. Fino alla fine. Sono rimaste tra le fila di chi non ha abbandonato la città, sotto l’assedio russo, testimonia la giornalista Tetyana Danylenko.

Si apprende in queste ore che Olena è morta negli ultimi scontri. La donna era riuscita nei giorni scorsi ad evacuare il figlioletto, mentre nei primi giorni di guerra aveva perso il marito. A marzo aveva fatto un video in cui testimoniava il martirio della città e chiedeva aiuto all’occidente: «Non compatitemi, sono un medico, una combattente, sono ucraina, faccio il mio dovere», diceva.

Secondo le ultime stime, le donne costituirebbero il 15% dell’esercito ucraino. Nelle prime fasi della guerra aveva fatto notizia l’ex Miss Ucraina Anastasiia Lenna che si era unita alla resistenza contro i russi. La modella aveva pubblicato su Instagram gli scatti in cui si mostrava equipaggiata e armata, pronta a rischiare la vita al fianco della resistenza armata.