C’è un Occidente che deve cambiare senza rinunciare a se stesso e ci sono “altre realtà” come Cina e Russia che con la civiltà occidentale oggi si confrontano, espandendosi. “Le realtà in espansione, le cosiddette autocrazie o le cosiddette dittature, quali Cina e Russia, sono i due modelli alternativi ai modelli occidentali che vanno rivisti, certo, riformati, non è tutto oro quello che luccica”, dice Gianfranco Fini parlando con i giornalisti a margine del suo intervento all’ippodromo delle Capannelle – dove è stato presentato il libro di Enzo Raisi ‘La casta siete voi’.
“Dagli Stati Uniti arriva la ‘cancel culture’ – dice Fini –’sradica tutte le tue identità pregresse’, ‘abbatti le statue di Colombo’,” e bisogna dirlo, non tutto in questo Occidente che vive una fase regressiva è buono, non tutto è sinonimo di valori, “ma attenzione a non fare la confusione che mi sembra si stia facendo”. “Non riesco a capire come in alcuni casi da destra si continua a dire che l’Italia e l’Europa sono una colonia americana in ragione di quello che è accaduto nel ’45,” spiega Fini, convinto che se si vuole ridare dignità alla politica, “dobbiamo alzare il livello dell’analisi, soprattutto di tipo culturale”.
E Raisi: “Il mio libro racconta la mia storia personale di militante di destra, che ha una visione della destra rispetto a quella di oggi un po’ diversa. Rispetto al dibattito quotidiano mi sento occidentale, europeista, e quando vedo alcuni sbandamenti da parte della destra di oggi ovviamente non mi riconosco”. “Quello che vedo oggi è che c’è poca progettualità e tanti slogan. Sento che si torna indietro. Dopo 20 anni che abbiamo governato abbiamo riconsegnato il Paese esattamente come era prima”.
“La mia speranza è spiegare a chi legge la mia storia quali possono esser stati gli errori e non rifarli. Purtroppo vedo nella destra di oggi il ritorno a quegli errori, agli slogan, alla non capacità di omprensione dei cambiamenti epocali. Oggi ho sentito parlare del fatto che siamo colonie dal 1943, sono passati 100 anni, non è possibile continuare a parlare ancora di queste cose. Come ha detto anche Gianfranco Fini, abbiamo lasciato il mondo dello scontro delle ideologie totalitarie del ‘900 e non abbiamo affrontato il cambiamento del mondo che c’è oggi”.