marcia Perugia assisi

Nel nome del “pacifista” Ponzio Pilato la marcia per la pace Perugia-Assisi

Sull’«HuffPost» Roberto della Seta e Francesco Ferrante hanno condiviso una lunga riflessione sull’edizione straordinaria della marcia per la pace Perugia Assisi contro la guerra in Ucraina che si terrà il 24 aprile. Come appare chiaro leggendo la locandina, la manifestazione parte “zoppa” perché confonde, o meglio nasconde, con la seconda persona plurale «Fermatevi», quella che è la verità dei fatti. Non si distingue più chi è la vittima, chi il carnefice. E le cose vanno chiamate per quelle che sono, con il loro nome. Putin è l’aggressore, gli Ucraini gli oppressi.

La Marcia da oltre 60 anni vede sfilare i movimenti pacifisti lungo i 24 chilometri che conducono dal capoluogo umbro al Sacro Convento di Assisi. La prima edizione, risalente al 1961, è stata voluta da Aldo Capitini, filosofo ed educatore, teorico e un attivo praticante della non-violenza, prima ancora che un pacifista. Da oltre ottant’anni la Marcia Perugia-Assisi con convinzione ha mostrato il proprio sdegno per le varie guerre che purtroppo distruggono il nostro pianeta. E vi hanno partecipato in più occasioni anche Della Seta e Ferrante, proprio perché convinti di quelle ragioni fondatrici che sono alla base della Marcia: una forma di “pacifismo integrale, prepolitico, che considera ogni guerra un male assoluto”. Aspetti questi che intendiamoci son chiari nella locandina, che però sbatte in primo piano quell’ingombrante «Fermatevi!». In sostanza ci si è rivolti indistintamente a Putin e a Zelensky, ai russi e agli ucraini, gli uni per gli altri. Ed è una negazione della verità dei fatti: si “annega ogni differenza tra aggressori e aggrediti, tra invasori e resistenti, tra chi commette crimini di guerra contro popolazioni civili e chi li subisce, dentro un equilibrismo grottesco visto ciò che sta succedendo”, si osserva sull’«HuffPost». 

E non è finita qui perché c’è un altro elemento che dà fastidio come il rumore delle unghie sulla lavagna: gli organizzatori della Marcia del 24 aprile rivendicano la valenza simbolica della data scelta per questa edizione straordinaria. Ossia la vigilia della Festa della Liberazione che è anche la Festa della Resistenza vittoriosa dei partigiani contro nazisti e fascisti. Una scelta che “lascia l’impressione che il vero protagonista della Marcia per la pace straordinaria di domenica 24 aprile sarà un redivivo Ponzio Pilato: e Ponzio Pilato, com’è noto, con il pacifismo e con la non-violenza c’entrava poco”. E a queste parole cos’altro aggiungere?