Da giorni non si hanno notizie in Russia di Sergej Shoigu, potentissimo Ministro della Difesa considerato “falco” alla corte dello zar e uno dei promotori più accaniti della Guerra in Ucraina. Che cosa si nasconde dietro la sua sparizione dalle scene, è già diventato un giallo.
Fedelissimo di Putin, il Gen. Shoigu è nato a Cedan 66 anni fa, laurea in Ingegneria e carriera politica fulminante. Già membro e funzionario del PCUS, dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, diventa prima capo della Protezione Civile Russa che trasforma in un vero e proprio Ministero ad hoc. Successivamente dal 1994 diviene membro del governo russo, fino a diventare Ministro della Difesa nel 2012 e non lasciare più quella prestigiosa carica. Benchè carente di ogni qualsivoglia curriculum militare, rivoluziona l’esercito russo attraverso ingenti ammodernamenti tecnoloci e si lega a doppio filo con gli gli oligarchi più vicini al regime. Dopo che la sua figura assunto sempre maggior rilievo a seguito delle campagne di Crimea e di Siria, è’ a lui che Putin affida la “denazificazione dell’Ucraina” e il fedele Shoigu fa di tutto per compiacere il Presidente-zar.
Un vero “falco” Shoigu, rappresenta il capovolgimento negli equilibri di potere russi con sempre maggior coinvolgimento nell’esercito nella politica interna e internazionale russa (prima era sostanzialmente subordinato all’intelligence).
Dall’inizio dell’invasione ucraina, compare praticamente sempre assieme a Putin, essendo uno dei punti di riferimento essenziali delle operazioni.
Poi, il nulla! E che il Ministro della difesa di un paese in guerra scompare, è circostanza che fa sorgere più di un sospetto, pur nella antidemocratica e illiberale Russia.
L’ultima apparizione risale ormai al 11 Marzo poi più nulla. Il 18 Marzo da fonti ufficiali russe viene diffuso un video in cui Shoihu consegna delle onorificenze ai soldati più valorosi nella guerra ucraina sottolineando che la cerimonia si era svolta quello stesso giorno, ma trattasi di un falso, in quanto l’evento si era verificato proprio il giorno 11. Proprio ieri, pareva riapparso in una riunione online con Putin e altri vertici russi. Ma, anche in questo caso, le immagini non convincono del tutto. La connessione salta, l’immagine si oscura e non esiste audio per questa (presunta) riunione. Insomma, il mistero anziche’ chiarirsi, si è infittito Fonti del Cremlino avevano parlato di “problemi cardiaci”, ma non ci sono conferme ufficiali e ogni illazione anche quella più angosciante risulta “giustificata”. A maggior ragione, se si tiene conto che Shoigu è uno dei tre uomini – assieme a Putin e Gerasimov – a disporre dei codici nucleari russi. Insomma, i sospetti potrebbero diventare paure assai fondate.
Potrebbe esser stato vittima delle epurazioni putiniane, visto che la guerra non sta andando proprio come il Presidente voleva e immaginava? Potrebbe essere lui il responsabile, più o meno volontario, della fuga di notizie che svelato i piani di invasione russa? O, come sospetta l’opposizione (si ce n’è una, per quanto incredibile) l‘allontanamento è dovuto al fatto che la figlia ha pubblicato foto nelle quali indossava i colori giallo e blu, in segno di solidarietà con l’Ucraina? O, appunto, qualcosa di peggio?
Misteri alla corte dello zar. Misteri che fanno un po’ paura.