Mascherine agli esami di maturità, assurdo delegare la decisone ai presidenti di commissione

Siamo all’assurdo. L’emergenza covid è finita da tempo, e sebbene siano fortemente raccomandate ancora in luoghi con alta concentrazione di persone e necessarie a scuola, l’obbligo di indossare dispositivi di protezione è cessato.

Tuttavia il Viminale ha diramato una nuova circolare con cui informa i prefetti dell’avvenuta sottoscrizione da parte dei ministri della Salute, Roberto Speranza, e dell’Interno, Luciana Lamorgese, dell’addendum al Protocollo sanitario e di sicurezza dell’11 maggio 2022 per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2022. Ai seggi la mascherina chirurgica è fortemente consigliata ma non è obbligatoria.

Discorso diverso, invece, per l’esame di Stato degli studenti: per i maturandi vige ancora l’obbligo della mascherina chirurgica fino al 31 agosto prossimo. Lo ha stabilito una sentenza di ieri del TAR del Lazio, secondo la quale “una eventuale anticipazione della cessazione di tale obbligo necessita di un apposito decreto-legge, attesa l’inidoneità di un’ordinanza ministeriale a disporre in senso difforme a quanto previsto in apposita disposizione di rango legislativo, in mancanza di una norma che lo consenta espressamente la valutazione è rimessa all’esclusiva responsabilità della scelta di politica legislativa nella specifica materia”.

L’obbligo di mascherina, per cui il ministro Bianchi per lunedì prossimo ha annunciato i chiarimenti definitivi, riguarderà comunque gli scritti e non gli orali. Per i quali la decisione è rimandata ai presidenti di commissione. Ma non è possibile che una scelta simile sia a discrezione del singolo membro della commissione d’esame: le regole devono valere uguali per tutti.