Miracolo a Roma! 200 netturbini guariscono in una notte. Allora si può fare…

Una notizia buona, giusta e talmente incredibile da far gridare “al miracolo” (ironicamente, ovvio) il quotidiano la Repubblica. Eh sì, perché pare che la bellezza di duecento netturbini malati – udite udite – siano guariti in una notte e, adesso, dovranno alzare il sedere, che prima tenevano comodamente poggiato sulle scrivanie degli uffici, grazie alla patente di inidoneità: adesso dovranno passare al controllo cassonetti. Tiè.

È bastata una visita, come non se ne facevano da un pezzo dalle parti di via Calderon de la Barca, per farli tornare immediatamente abili e arruolabili.

Ordinata dal nuovo management, l’operazione è appena iniziata. E riguarderà tutto il personale della municipalizzata dell’ambiente: un’azienda da 7.126 dipendenti che conta circa 1.500 inidonei. Mal di schiena cronici, una certa sensibilità agli agenti atmosferici, l’assoluto divieto del dottore curante a esporsi a sforzi fisici prolungati. Negli archivi Ama c’è di tutto. Ma i nuovi controlli promettono di svuotarli dai certificati ormai obsoleti.

I primi 200 guariti, dicevamo, verranno piazzati nelle portinerie delle rimesse aziendali (liberando personale per altre operazioni) e messi a fare le ronde per il controllo dei cassonetti, in modo da segnalare ai colleghi deputati alla raccolta i contenitori più pieni. Non saranno mani e braccia in più per raccogliere i sacchetti da terra, ma di certo aiuteranno di più in strada che davanti a un computer.
Le segnalazioni, infatti, non mancano. Arrivano tanto dal centro storico che dalle periferie e in attesa di recuperare l’arretrato e dell’inserimento dei 655 nuovi innesti previsti dall’accordo siglato dal sindaco Roberto Gualtieri con i sindacati, il recupero di ogni singolo netturbino è considerato un gran successo in azienda.

Vale anche per le circa 10 squadre che si libereranno grazie alla chiusura delle scuole: i privati che si occupano del ritiro dei rifiuti prodotti dai ragazzi da oggi torneranno a occuparsi di ristoranti e negozi, rimettendo a disposizione di Ama almeno 50 uomini. Altrettanti se ne libereranno da lunedì, quando partirà un appalto dedicato alle utenze non domestiche di Trastevere.

A proposito, in azienda sono attese per oggi le disponibilità a turni extra delle aziende già sotto contratto con la municipalizzata per la raccolta dell’immondizia prodotta dalle attività produttive della Capitale. L’Ama chiede e pretende. Giro di vite: non saranno più permessi errori nella raccolta, utenze saltate e quindi non servite. I privati, si legge in una delle ultime note della partecipata, devono muoversi con “estrema puntualità”.