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Måneskin, “Fuck Putin” e salvate i palestinesi da Chef Rubio

L’ultima uscita di Chef Rubio contro Damiano dei Måneskin conferma quello che già sapevamo sul peggiore avvocato del popolo palestinese in circolazione sui social media italiani.

Måneskin manda  al diavolo Putin perché, da rokkettari non provinciali quali sono, interpretano con la loro musica quella voglia che c’è a livello internazionale di sfanculare il regime russo e aiutare sinceramente gli ucraini. Gli ucraini che combattono e quelli che scappano per salvarsi la vita, cinque milioni di persone  in prevalenza donne e bambini dei quali abbiamo il dovere di occuparci.

Ma ecco che, con la solita verve twittarola, spunta lo chef de Noantri a dire no, io non ci sto, Måneskin parla della Ucraina ma si dimentica la questione palestinese. Come a dire, vi  viene voglia di mandare giustamente al diavolo Putin e la sua corte di svitati mafiosi? Beh, non lo potete fare perché il problema è la Palestina. L’Ucraina viene invasa e gli ucraini ammazzati? Sì, ma bisogna ricordarsi dei palestinesi. Gli extraterresti scendono sulla Terra? Sì ma è colpa dei “sionisti”, come li chiama Rubio, e  giacché stiamo bisogna sempre e comunque rivendicare la causa palestinese.

Insomma qui siamo oltre il benaltrismo. Rubio è l’incarnazione vivente della palestinolatria, ovvero giudicare la questione palestinese come la soluzione di ogni problema del mondo musulmano, anzi, nel caso di Rubio come la soluzione di ogni problema del mondo intero. Un atteggiamento che naturalmente finisce per svuotare di senso la parola stessa palestinese. Tutto e niente, mele e pere, rumore bianco. Damiano deve averlo capito quando ha liquidato Rubio con la battuta sulla doppia salsiccia. Ma il problema resta. Con quelli come Chef Rubio c’è poco da discutere.

Esiste un solo argomento, i palestinesi buoni e gli israeliani cattivi. Come se i missili che partono dall’Hamastan ammazzando gli ebrei fossero noccioline, gli attentati a coltellate nei Territori  un po’ come l’invasione di Putin, che non avrebbe mosso un dito se non ci fosse la Nato. Propaganda continua.  Ideologia  invece che fatti.  Insomma, salvate gli arabi palestinesi, quelli che ragionano, che vivono dentro Israele, che vogliono la pace, che chiedono un ricambio di classi dirigenti dopo anni di terrorismo e corruzione, salvate i palestinesi da Chef Rubio.